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Un emendamento potrebbe salvare il progetto del deposito portuale di Chioggia
Il finale della lunga telenovela relativa al nuovo deposito di Gpl che la società Costa Bioenergie (gruppo Socogas) vorrebbe realizzare nel porto di Chioggia non è ancora scritta. Se fino a pochi giorni fa il suo destino sembrava segnato (in negativo) da un articolo del decreto Agosto che ne eliminava ogni speranza di costruzione, ora […]
Il finale della lunga telenovela relativa al nuovo deposito di Gpl che la società Costa Bioenergie (gruppo Socogas) vorrebbe realizzare nel porto di Chioggia non è ancora scritta.
Se fino a pochi giorni fa il suo destino sembrava segnato (in negativo) da un articolo del decreto Agosto che ne eliminava ogni speranza di costruzione, ora la testata specializzata Staffetta Quotidiana ha rivelato che, nell’iter di conversione in legge, è spuntato un emendamento “salva Gpl” per correggere l’articolo 95 del decreto Agosto. Quest’ultimo comportava di fatto la decadenza dell’autorizzazione a costruire l’impianto nello scalo portuale veneto.
L’emendamento che potrebbe sovvertire il destino di questo impianto per lo stoccaggio di Gpl è stato appena depositata in commissione Bilancio del Senato dai parlamentari di Italia Viva Eugenio Comincini e Donatella Conzatti come “testo 3” dell’emendamento 95.7. Con la proposta verrebbero modificati i commi 24, 25 e 26 dell’articolo 95, quelli appunto che dispongono l’inefficacia dei titoli autorizzativi di infrastrutture di stoccaggio di Gpl in zone Unesco.
A difesa di questo progetto promosso da Costa Bioenergie nelle scorse settimane si era schierata apertamente anche Assocostieri definendo quell’articolo della norma “un duro colpo per la libera iniziativa nel settore delle infrastrutture energetiche”.