De Micheli annuncia: “Misure emergenziali per i porti verso la proroga”
Le misure emergenziali che il Governo ha varato negli ultimi mesi per sostenere le aziende attive nei porti verranno prorogate oltre il 31 dicembre. Quantomeno quelle che si sono rivelate utili. Lo ha detto la Ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenendo (in videoconferenza) per concludere l’assemblea annuale di Assoporti andata in scena a Napoli […]
Le misure emergenziali che il Governo ha varato negli ultimi mesi per sostenere le aziende attive nei porti verranno prorogate oltre il 31 dicembre. Quantomeno quelle che si sono rivelate utili. Lo ha detto la Ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenendo (in videoconferenza) per concludere l’assemblea annuale di Assoporti andata in scena a Napoli nell’ambito della Naples Shipping Week.
“È del tutto evidente che siamo ancora in una condizione di non equilibrio del sistema. È ovvio che noi dobbiamo continuare ad agire, ad ascoltare e a provare a fare la sintesi insieme per implementare le misure temporanee emergenziali che abbiamo previsto per il 2020 e sulle quali occorrerà a breve fare una riflessione per immaginare di prorogarle almeno per la prima parte, per il primo semestre, del 2021” ha detto la ministra.
Il treno legislativo dove saliranno le prossime misure di sostegno sarà la Legge di bilancio il cui iter prenderà avvio il prossimo 15 ottobre. “Su questo fronte il riconoscimento del ruolo della portualità si vedrà anche sulla base della nostra capacità, da una parte di fare la sintesi delle misure migliori da riproporre, dall’altra dalla capacità di proporne eventualmente di nuove come ulteriore implementazione” ha aggiunto ancora la de Micheli. “Ma soprattutto – ha proseguito – si misurerà dalla capacità di dare risposte concrete agli attori che nei porti realmente hanno avuto e stanno avendo la grande parte dei problemi. Consapevoli che ci stiamo muovendo nell’ambito di misure emergenziali, e quindi temporanee, e quindi replicabili solo per il tempo necessario a uscire dalla crisi pandemica e riappropriarci del ruolo che dobbiamo avere nel Mediterraneo”.
A questo fine la ministra si è rivolta alla platea di presidente delle Autorità di Sistema Portuale chiedendo tre cose “per aiutarmi a esservi utile e per aiutare la portualità italiana” ha detto. La prima: “Vi chiedo di avere grande attenzione alle sensibilità territoriale sulle scelte strategiche e sulla destinazione strategica degli investimenti che programmeremo soprattutto per il medio – lungo periodo con le vostre Autorità portuali”.
La seconda: “Vi chiedo di fare un ragionamento di sistema, insieme come avete deciso di fare quando vi siete riuniti come associazione, dando anche risultati importanti nel rapporto fra l’associazione, i presidenti delle AdSP e le istituzioni. Quindi riuscire a guardare il piano che ciascuna di voi ha realizzato dentro un quadro complessivo nazionale”.
La terza cosa che ha chiesto, che poi sarà la prima in ordine di tempo, è quella di “elaborare a stretto giro un approfondimento sulle misure che abbiamo messo in campo durante l’emergenza (Covid, ndr), per potermi dare un ritorno di quelle che sono state più efficaci, e sulle quali quindi poter fare il punto anche per il 2021 e quelle invece che hanno bisogno di una revisione o in termini attuativi o in termini squisitamente normativi perché magari hanno avuto un effetto di efficacia inferiore rispetto alle aspettative”.
Larga parte delle misure di sostegno all’economia portuale sono state inserite dal Governo prima nel decreto Cura Italia e poi nel decreto Rilancio. Fra queste figurano sospensioni dei canoni concessori, differimento del pagamento dei diritti doganali, misure di sostegno a ormeggiatori e lavoratori portuali, ecc.
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