Stella: “Dogane collaborative, non un ostacolo all’export”
Contributo a cura di Tauro Stella* * Stella Operazioni Doganali Srl Con riferimento all’articolo intitolato Minenna (Dogane): “Il 70% dell’export italiano è in mano a operatori logistici esteri”, in relazione a quanto dichiarato da “qualcuno”, in merito al fatto che per le cessioni alla esportazione con resa incoterms “Exw”, viene riportata la seguente frase […]
Contributo a cura di Tauro Stella*
* Stella Operazioni Doganali Srl
Con riferimento all’articolo intitolato Minenna (Dogane): “Il 70% dell’export italiano è in mano a operatori logistici esteri”, in relazione a quanto dichiarato da “qualcuno”, in merito al fatto che per le cessioni alla esportazione con resa incoterms “Exw”, viene riportata la seguente frase “non vogliono avere rogne con la Dogana”. Vorrei chiarire che tutto ciò non è assolutamente vero, infatti le operazioni doganali vengono svolte in tempi rapidissimi, io personalmente, quale rappresentante in dogana (doganalista, da non confondersi con l’essere un funzionario doganale, per chi non conoscesse, questa professione), tramite il mio Centro di Assistenza Doganale (C.A.D.), avendo ottenuto dalla stessa Dogana un centinaio di luoghi autorizzati, ed essendo certificato AEOF, emetto quotidianamente centinaia di bollette doganali di esportazione, senza muovere la merce, dal proprio magazzino di produzione, o commercializzazione. Consentendo in questo modo alla merce, già “sdoganata”, di partire tramite la varie tipologie di trasporto (aereo, marittimo, camionistico) nel rispetto delle normative doganali e fiscali, previo eventuali controlli documentali o fisici delle merci, ovvero nessun controllo.
Chi non vuole rogne con la Dogana, forse, avrà i suoi motivi, non certo rispettosi delle normative vigenti.
E’ logico che, l’amministrazione doganale, svolga il suo servizio di controllo, tenendo conto delle varie tipologie di merci, in base alle numerose regole unionali, fra le quali, il rispetto della normative sul “Dual Use” e altre, fidandosi, maggiormente, delle aziende certificate, dalla stessa agenzia dogane Monopoli, A.E.O. (Operatore Economico Autorizzato), e dei loro rappresentanti. Conseguentemente, quanto dichiarato dal Dott. Marcello Minenna risulta esatto.
La verità sulla resa incoterms “Exw” è ben altra, vi sono aziende che non desiderano avere costi ulteriori di operazioni doganali in esportazione e trasporti, tutto ciò in modo poco lungimirante, almeno per quel che riguarda l’adempimento doganale, in quanto, potrebbero cedere la loro merce, sempre con una resa Incoterms a partenza, come “Fca”, con la quale avrebbero il controllo, di come venga dichiarata la loro merce in esportazione, oltre alla verifica dell’uscita della loro merce dalla U.E. che, con una resa Incoterms a partenza, deve avvenire entro 90 giorni, come previsto dall’art.8 comma 1 lettera b del DPR 633/72, per legittimare la non imponibilità della IVA.
Certamente le norme sono tante, non solo nazionali ma soprattutto unionali, per quanto riguarda le normative nazionali, con la recente legge sulle semplificazioni (11 settembre 2020 n.120), che ha modificato la legge 7 agosto 1990, n. 241, già qualche miglioramento, si è già riscontrato, e a breve mi risulta che l’Agenzia Dogane Monopoli su queste semplificazioni si dovrebbe esprimere tramite un proprio dirigente di nome Salvatore Roberto Miccichè.
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