Msc ha chiesto i danni al porto di Napoli per i mancati dragaggi al terminal Soteco
Il Gruppo Msc, tramite la società terminalistica Soteco, ha fatto causa innanzi al Tar della Campania contro l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale chiedendo un risarcimento danni per la mancata esecuzione dei lavori di dragaggio per effetto dei quali è stata limitata l’operatività. Lo si apprende da una sentenza proprio del tribunale amministrativo […]
Il Gruppo Msc, tramite la società terminalistica Soteco, ha fatto causa innanzi al Tar della Campania contro l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale chiedendo un risarcimento danni per la mancata esecuzione dei lavori di dragaggio per effetto dei quali è stata limitata l’operatività. Lo si apprende da una sentenza proprio del tribunale amministrativo regionale che in realtà rigetta il ricorso di Soteco rinviando la questione per difetto di giurisdizione al tribunale civile ordinario.
Il giudice del Tar nella sua sentenza spiega infatti che “la ricorrente (Soeco, ndr) ha chiesto il risarcimento dei danni per violazione degli obblighi contrattuali facenti capo all’amministrazione resistente; si tratta, quindi, di una pretesa di carattere meramente patrimoniale che non implica esercizio di poteri autoritativi e che non incide sul rapporto concessorio”. Er questa ragione il “ricorso va, quindi, dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, spettando la controversia alla cognizione del giudice ordinario”.
Riepilogando i termini della questione la stessa sentenza ricorda che Soteco, è “concessionaria, in virtù di atto [..] sottoscritto in data 12.07.2011 con l’Autorità Portuale di Napoli, ai sensi e per gli effetti dell’art. 18 della legge n. 84/1994, per la durata di anni trenta a far data dal 3.04.1997 – e, dunque, sino a tutto il 2.04.2027 – delle zone demaniali marittime, aventi la complessiva estensione di mq. 41.402,90, ubicate nel Porto di Napoli, Calata Pollena, allo scopo di adibire le medesime aree a terminal contenitori e merci varie tipo, movimentate, sul piano logistico, da navi denominate Ro-Ro e Lo-Lo”.
Secondo la società del Gruppo Msc “l’ente concedente è risultata inadempiente agli obblighi assunti contrattualmente non avendo mai eseguito i lavori di dragaggio dei fondali e impedendo, in tal modo, l’attracco, presso gli ormeggi nn. 56/57 in concessione a Soteco s.r.l., delle navi di grosse dimensioni e lo svolgimento dell’attività di logistica svolta dalla società ricorrente, in ragione dell’impossibilità di effettuare le operazioni di carico/scarico dei containers”. A causa di ciò Soteco sostiene di “subito notevoli danni” e per questi motivi ha chiesto all’AdS “il risarcimento di tutti i danni contrattuali, e in subordine extracontrattuali, patiti in conseguenza dell’inadempimento alla concessione sopra menzionata”.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale – Napoli si è cosituita in giudizio, contestando, in via preliminare, il difetto di giurisdizione e nel merito ha chiesto la reiezione del ricorso. Il primo round è andato alla port authority guidata da Pietro Spirito visto che è stato ammesso il ricorso per difetto di giurisdizione sollevato.
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