Pirateria: nel mondo gli attacchi stanno calando ma nel Golfo di Guinea l’emergenza sale
Secondo le ultime statistiche rese note dall’International Maritime Bureau, dopo i rilevanti rialzi del +24% e del +28% del numero degli atti di pirateria contro le navi registrati nel primo e nel secondo trimestre di quest’anno (rispetto agli stessi periodi del 2019), nello scorso trimestre (luglio- settembre) gli attacchi a livello mondiale sono diminuiti del […]
Secondo le ultime statistiche rese note dall’International Maritime Bureau, dopo i rilevanti rialzi del +24% e del +28% del numero degli atti di pirateria contro le navi registrati nel primo e nel secondo trimestre di quest’anno (rispetto agli stessi periodi del 2019), nello scorso trimestre (luglio- settembre) gli attacchi a livello mondiale sono diminuiti del -17%. In totale 34 rispetto ai 41 dello stesso periodo nel 2019. Si è trattato di aggressioni contro navi portarinfuse secche (13), navi cisterna (8), portacontainer (3) e contro altre tipologie di navi (10). Le navi abbordate sono state complessivamente 31, due quelle oggetto di colpi d’arma da fuoco e una sequestrata. In questi incidenti è avvenuto inoltre il rapimento di 31 marittimi e il ferimento di un membro d’equipaggio.
Nei primi nove mesi del 2020 si sono verificati globalmente 132 attacchi di pirateria, con una crescita del +11% rispetto ai 119 del corrispondente periodo dell’anno passato. A farne le spese sono state 44 navi cisterna, 34 unità portarinfuse, 20 portacontainer e 34 navi di altra tipologia.
Particolarmente rilevante l’aumento costante (+40%) degli atti di pirateria avvenuto nei primi nove mesi di quest’anno nel Golfo di Guinea dove si sono verificati 14 assalti alle navi e dove i pirati sono ben organizzati e prendono di mira tutte le tipologie di mercantili in un ampio tratto di mare.
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