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La sintesi dei lavori portati a termine da Carla Roncallo nei porti di Spezia e Marina di Carrara
Di seguito pubblichiamo alcuni stralci importanti della “relazione” di fine mandato letta da Carla Roncallo, presidente uscente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. “Il primo periodo del mio mandato è stato caratterizzato da un intenso lavoro amministrativo, finalizzato ad omogeneizzare quanto più possibile le due ex AP nell’unico nuovo soggetto creato dalla […]
Di seguito pubblichiamo alcuni stralci importanti della “relazione” di fine mandato letta da Carla Roncallo, presidente uscente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
“Il primo periodo del mio mandato è stato caratterizzato da un intenso lavoro amministrativo, finalizzato ad omogeneizzare quanto più possibile le due ex AP nell’unico nuovo soggetto creato dalla legge di riforma, l’Autorità di Sistema Portuale.
In parallelo, abbiamo portato avanti il programma di razionalizzazione delle Società partecipate, come richiesto dalla Legge Madia. Ed in quest’ottica, ad oggi abbiamo posto in liquidazione APLS, abbiamo chiesto ed ottenuto il recesso dalla società Discover, abbiamo ceduto le quote di Infoporto e di LSRR, riportando l’Autorità di Sistema Portuale al ruolo di soggetto pubblico che la legge le conferisce, con compiti di regolazione nel settore piuttosto che di soggetto compartecipante a società di diritto privato, che possono potenzialmente creare situazioni di scarsa trasparenza, seppure in alcuni casi, possono avere avuto, in una stagione passata e diversa da quella attuale, una loro utilità.
Avviate le questioni più urgenti di carattere gestionale, mi sono dedicata a seguire i dossier più importanti che andavano in quel periodo prendendo forma, oltreché la parte di sviluppo infrastrutturale dei due porti, sia per ottenere le autorizzazioni e i nulla osta necessari allo sblocco dei lavori pubblici e privati, sia per portare avanti i singoli appalti e la realizzazione dei lavori stessi.
Ricordo i più importanti risultati raggiunti in questi anni:
- il procedimento di valutazione della proposta di Project Financing per il comparto crocieristico presentata da MSC, Royal e Costa Crociere, che si è concluso con l’affidamento del servizio di interesse generale alla stessa compagine e che prevede un forte sviluppo del traffico crociere, con la realizzazione da parte di AdSP del nuovo Molo crociere e da parte del soggetto aggiudicatario del nuovo terminal crociere ed edifici ad esso annessi.
- l’effettivo avvio dei lavori di rifacimento della stazione ferroviaria di La Spezia Marittima, che ha richiesto molto tempo per arrivare a un progetto esecutivo convincente e realizzabile e alla consegna dei lavori, dapprima per i dubbi espressi dalla Corte dei Conti nel registrare la delibera CIPE e poi per adeguare il progetto a ben 54 prescrizioni che il CIPE aveva dato, oltreché per inserire i nuovi e indispensabili binari di lunghezza 750 metri secondo gli standard europei.
- l’individuazione di un nuovo Gestore Unico Ferroviario, a seguito di una gara europea, nella quale si sono potuti imporre, tra l’altro, alcuni importanti paletti che andranno a migliorare il rapporto porto-città, quale l’introduzione di locomotori ibridi lungo i binari antistanti Viale San Bartolomeo, nelle more dello spostamento a mare del fascio ferroviario, con conseguente abbattimento del rumore percepito dal quartiere,
- l’apertura del Centro Unico Servizi di S. Stefano Magra, primo esempio in Italia di attuazione, di fatto, dello Sportello Unico Doganale. Abbiamo, insieme all’Agenzia delle Dogane, agli operatori del settore riuniti nella efficiente realtà di La Spezia Port Service e a tutti i soggetti pubblici preposti al controllo delle merci (Sanità Marittima e servizio veterinario, Servizio fitosanitario regionale, Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali) affrontato e superato le molte difficoltà incontrate, nell’intento di perseguire un obiettivo importantissimo per questo porto.
Per ciò che riguarda la manutenzione dei fondali abbiamo eseguito il dragaggio dell’imboccatura di accesso e del bacino portuale a Carrara, a Spezia lo spianamento a -15 metri del Molo Fornelli est e abbiamo appaltato lo spianamento a -14 metri del Fornelli ovest, che partirà nei prossimi giorni.
Per ciò che riguarda invece lo sviluppo infrastrutturale del porto di Marina di Carrara, stiamo finalmente per appaltare il 4 lotto del waterfront al quale seguiranno i lotti 1 e 2 non appena concluse le procedure autorizzative. Pensiamo di poter esperire le procedure di gara in modo da avviare i lavori prima della prossima estate. Sono ormai quasi completati, inoltre, i lavori di riassetto dell’infrastruttura ferroviaria che collega il porto con la stazione di Massa Zona Industriale.
In testata alla banchina Taliercio, stiamo inoltre realizzando una nuova briccola per l’ormeggio delle navi da crociera di grandi dimensioni. A questo proposito, è importante sottolineare lo sviluppo del settore crocieristico anche a Carrara, con prenotazioni per il 2021 già pervenute per 29 toccate, corrispondenti, considerando navi a pieno carico, a circa 80.000 passeggeri, grazie anche all’affidamento del servizio di interesse generale alla stessa compagine societaria aggiudicataria della gara di project financing di Spezia, che prevedeva un’opzione anche per il porto di Carrara.
Sotto il profilo della pianificazione, voglio ricordare la redazione e approvazione del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, DPSS, sviluppato internamente ai nostri Uffici e primo in Italia, ad essere redatto ed approvato; la stesura del DEASP e la costituzione, sulla base dei documenti sopra citati e dei due PRP vigenti, del primo Piano Regolatore di sistema portale.
E’ ora in avanzata fase di redazione il nuovo PRP del porto di Carrara, che se riuscirà ad essere adottato e poi approvato, supererà finalmente il vigente piano regolatore del 1981, che di fatto impedisce ulteriori sviluppi di un porto, che di per sé potrebbe ancora crescere ed esprimere nuove potenzialità.
E ancora su Carrara, per ciò che riguarda il settore commerciale, seppure in attesa del nuovo PRP, abbiamo accompagnato la trasformazione da porto mono-terminalista, avviata dal Presidente Messineo nel 2016, alla configurazione attuale, con tre terminalisti (oltre al quarto che si occuperà di crociere) con conseguente raddoppio dei traffici da 1,5 milioni di ton a oltre 3 milioni in soli 4 anni.
Voglio ancora ricordare due grandi risultati per il porto spezzino, seppure non seguiti direttamente da questa Autorità di Sistema.
Il primo è il Regolamento messo a punto dalla Direzione Marittima della Capitaneria e dal nostro Comando Spezzino, alla guida di un gruppo di lavoro, per effettuare il bunkeraggio di GNL al Molo Garibaldi del porto della Spezia, primo esperimento in Italia con questo tipo di carburante.
Il secondo grande risultato, è la realizzazione da parte di SEPOR dell’impianto di raccolta e trattamento dei rifiuti più avanzato sotto il profilo ambientale di tutto il Mediterraneo, che inizierà a funzionare prima di fine anno, per il quale devo davvero fare i complimenti a SEPOR e alla famiglia Mori che ci ha creduto ed ha investito molto su questo impianto, del quale potete vedere non solo un rendering, ma diverse foto del complesso ormai realizzato e che a breve verrà messo in funzione.
Voglio spendere qualche parola anche sugli investimenti dei terminalisti privati. Come è abbastanza intuitivo, la crisi generata dal Covid non ha ovviamente aiutato e ad oggi nessun investimento è ancora partito.
Nelle ultime settimane abbiamo avuto diversi incontri con i vertici dei due terminal e, senza volere anticipare decisioni che stanno maturando ed è bene comunicare solo dopo averle messe nere su bianco, posso anticipare che per ciò che riguarda LSCT, si sta valutando uno scenario di sviluppo che tenga conto anche dell’effettiva disponibilità della Marina del Canaletto già dal prossimo anno, vista la chiusura pressoché totale del contenzioso durato molti anni e l’avvio della ricollocazione delle imbarcazioni al Molo Pagliari.
La condizione da noi posta a corredo di questi ragionamenti, è però il rilascio della Calata Paita in tempi e fasi concordate e compatibili con la realizzazione del molo crociere, in avanzato stato di progettazione, e, a seguire, del nuovo terminal a cura dell’Ati affidataria del servizio ai passeggeri, senza dover aspettare l’ultimazione dei nuovi riempimenti.
Buone le notizie sul fronte Terminal del Golfo, che ha deciso di partire subito con un primo lotto dell’investimento previsto, per il quale partirà a breve la procedura di affidamento, anche se la cosa verrà a breve comunicata dallo stesso terminal.