Carbonile Enel a Genova: Superba si aggiunge ai pretendenti Sech e Spinelli
La società di depositi costieri Superba ha fugato ogni dubbio sul suo possibile interesse all’area che Enel si appresta a liberare in porto ai piedi della lanterna. La società del gruppo Pir (Petrolifera Italo Rumena) in una nota ha fatto infatti sapere di voler confermare la propria “istanza per la concessione dell’area Enel per la […]
La società di depositi costieri Superba ha fugato ogni dubbio sul suo possibile interesse all’area che Enel si appresta a liberare in porto ai piedi della lanterna. La società del gruppo Pir (Petrolifera Italo Rumena) in una nota ha fatto infatti sapere di voler confermare la propria “istanza per la concessione dell’area Enel per la quale è stata ora completata una così ampia e positiva istruttoria (forse senza precedenti a Genova per la sua lunghezza e profondità di analisi) e chiede con cortese fermezza che le attività amministrative necessarie siano ora condotte senza indugio dall’Autorità”. L’invito è diretto all’Autorità di Sistema Portuale del mar Ligure Occidentale cui spetta la decisione su chi sarà il prossimo concessionario della banchina su cui hanno messo gli occhi anche Sech e Spinelli.
Superba ha inoltre fatto sapere di aver “presentato in data odierna una integrazione alla propria istanza del 2017 indicando che in alternativa e in subordine all’area Enel, ottimale e libera da concessioni da dicembre 2020, ha anche interesse alla delocalizzazione a Ponte Ronco, soluzione anch’essa valida da un punto di vista tecnico e di accesso a rete stradale e ferroviaria, purché tale area sia effettivamente disponibile. Che sia nei pressi dell’Enel o a Ponte Ronco, Superba auspica ora un celere e serio processo di delocalizzazione. Ciò per rispetto verso i cittadini, i lavoratori e i clienti cui dobbiamo dare prospettive concrete e cui non possiamo più raccontare le storie che sentiamo da trent’anni sulla delocalizzazione”.
Superba è un operatore di logistica per prodotti chimici (da cui si ricavano colle, detergenti, vernici, basi per la produzione di plastica e simili) attivo a Genova Multedo dal 1960, e soggetto a un processo di delocalizzazione (e limitazione degli investimenti attuabili sul sito di Multedo) dal lontano 1989.
L’azienda “ricerca attivamente soluzioni per la delocalizzazione e dal 2014 ha seguito un percorso di approfondimento con le istituzioni che ha identificato il carbonile dell’Enel e aree limitrofe, con approdo in calata Concenter come area adeguata e libera da fine 2020” si legge in una nota. “Tale posizione offre una delle massime distanze dalle abitazioni disponibile in porto, di gran lunga superiore alle distanze richieste dalle più avanzate norme di sicurezza”.
Superba ricorda poi di aver depositato nel 2017 presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale istanza per la concessione di quell’area, già adibita a rinfuse (e per il necessario Adeguamento Tecnico Funzionale). “L’Autorità ha svolto per tre anni dettagliate indagini su tale soluzione, raccolto tutti i necessari pareri favorevoli e commissionato due studi approfonditi dal punto di vista ambientale e dell’analisi del rischio. Tutte queste (lunghe) attività di approfondimento hanno dimostrato che il sito è conforme ad ogni normativa e ottimale per la delocalizzazione delle attività di deposito portuale di prodotti chimici”.
Superba, in accordo anche con le istituzioni comunali e regionali, ha anche valutato altri tre siti alternativi all’area Enel, escludendone per varie ragioni tecniche e di sicurezza due (Cornigliano e la diga) e verificando che le stesse condizioni ottimali verificate nell’area Enel sono presenti anche in una parte dell’area in concessione al Terminal Messina, su Ponte Ronco. Il Comune di Genova, per la parte di sua competenza, ha già attestato per entrambe le aree il non contrasto col proprio piano regolatore e per Ponte Ronco (che ricade marginalmente nel cono aeroportuale) ha anche verificato congiuntamente con l’Autorità il non aggravio del Piano di Rischio Aeroportuale.
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