Covaxx affida a Maersk la distribuzione dei suoi vaccini per il Covid
Covaxx, società statunitense controllata di United Biomedical che sta sviluppando uno dei vaccini candidati a contrastare il Covid-19, ha siglato un accordo con Maersk per la distribuzione globale del preparato. Non sarà dunque esclusivamente appannaggio del trasporto aereo la distribuzione dei vaccini. La casa farmaceutica sta lavorando a un prodotto identificato con la sigla UB-612, […]
Covaxx, società statunitense controllata di United Biomedical che sta sviluppando uno dei vaccini candidati a contrastare il Covid-19, ha siglato un accordo con Maersk per la distribuzione globale del preparato. Non sarà dunque esclusivamente appannaggio del trasporto aereo la distribuzione dei vaccini.
La casa farmaceutica sta lavorando a un prodotto identificato con la sigla UB-612, che circa un mese fa è entrato nella Fase 1, quella cioè di primi test su un numero limitato di persone, in questo caso condotti a Taiwan. Se tutto procederà senza intoppi, seguirà poi la Fase 2, condotta dalla società in collaborazione con il Medical Center della University of Nebraska.
Covaxx si è detta fiduciosa di poter produrre 100 milioni di dosi entro i primi mesi del 2021, e ha evidenziato come il suo vaccino non richiederà temperature particolarmente rigide (alcuni preparati al momento possono essere infatti conservati solo a -80°, caratteristica che ne rende particolarmente complessa la distribuzione in particolare nei paesi poco sviluppati), ma potrà essere stoccato e trasportato dentro contenitori refrigerati standard.
In questo scenario, Maersk ricoprirà per la società il ruolo di partner logistico globale, grazie anche alla recente espansione delle sue attività nel segmento ferroviario e, nelle ultime settimane, anche aereo.
L’accordo – la cui entità economica non è stata rivelata – comprende infatti “la gestione della supply chain ‘end to end’ il packing e la spedizione via oceano o via aria, il trasporto di terra, lo stoccaggio in magazzino e la distribuzione”. Il piano della casa produttrice, il cui vaccino si basa su un peptide sintetico, come detto è di arrivare a produrre 100 milioni di dosi nei primi mesi del 2021 e a un miliardo entro la fine dello stesso anno.
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