Porto di Napoli: procedura partita per il deposito Gnl
Ha preso il via a Napoli la procedura che porterà al rilascio di una concessione di durata trentennale per la realizzazione e gestione del deposito costiero Gnl. Il termine per la presentazione di istanze e osservazioni è stato fissato al 15 gennaio 2021. Come noto, Edison e Q8 hanno già presentato un progetto (già anche […]
Ha preso il via a Napoli la procedura che porterà al rilascio di una concessione di durata trentennale per la realizzazione e gestione del deposito costiero Gnl. Il termine per la presentazione di istanze e osservazioni è stato fissato al 15 gennaio 2021.
Come noto, Edison e Q8 hanno già presentato un progetto (già anche co-finanziato dalla UE) per la realizzazione di un deposito Gnl nello scalo, che – avevano spiegato nel corso dell’ultima Naples Shipping Week Fabrizio Mattana e Raffaele Iollo, rispettivamente responsabile Gas Infrastructures & Small Scale Lng della prima e direttore Logistica, Operazioni e Aviazione della seconda– ha anche “superato la Conferenza preliminare dei servizi”, è “coerente con il Piano regolatore portuale e con il Piano urbanistico della città di Napoli” e dovrà poi “essere assoggettato a Via (valutazione d’impatto ambientale, ndr)”.
Nella delibera del 5 novembre che porta la firma del presidente della AdSP del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito non ci sono novità rispetto a quanto già noto relativamente al progetto. Il documento ribadisce infatti che la struttura avrà una capacità di 20.000 metri cubi, sarà situata all’interno della Darsena Petroli (precisamente al Molo Vigliena) e potrà accogliere navi metaniere di capacità massima di circa 30.000 metri cubi. Il deposito – si aggiunge – consentirà lo “stoccaggio del GNL all’interno di un serbatoio verticale a pressione atmosferica ad integrità totale”, il caricamento dello stesso gas naturale liquefatti “su autobotti isocontainer e su navi bettoline” e – come pure già evidenziato in precedenza – “lo scarico di bio-GNL da autobotti, nonché la possibilità di eseguire operazioni di bunkeraggio e di transhipment”. Per ulteriori dettagli tecnici il testo rimanda esplicitamente alla pubblicazione dell’apposito bando di gara, mentre relativamente all’iter procedurale la delibera precisa che verrà nominata con un altro provvedimento “una Commissione Tecnica di Gara composta da esperti, con particolare riferimento alle materie di cui al bando”.
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