Snam ha rilevato il 20% del terminal offshore Alexandroupolis Lng
L’operatore greco del gas Desfa, azienda controllata al 66% da un consorzio guidato dall’italiana Snam, ha annunciato di aver siglato nei giorni scorsi un accordo per l’acquisto di una partecipazione in un terminale offshore di gas naturale liquefatto (Gnl) nel nord della Grecia. Più precisamente Desfa ha rilevato una partecipazione del 20% nel consorzio che […]
L’operatore greco del gas Desfa, azienda controllata al 66% da un consorzio guidato dall’italiana Snam, ha annunciato di aver siglato nei giorni scorsi un accordo per l’acquisto di una partecipazione in un terminale offshore di gas naturale liquefatto (Gnl) nel nord della Grecia.
Più precisamente Desfa ha rilevato una partecipazione del 20% nel consorzio che sta sviluppando il progetto Alexandroupolis Lng, un terminale galleggiante la cui realizzazione è stata cofinanziata dalla Commissione Europea e che dovrebbe essere operativo entro il 2023. Avrà una capacità di circa 6 miliardi di metri cubi di gas all’anno e costerà circa 380 milioni di euro.
Posizionato in acque greche non distante dal confine turco, l’unità di stoccaggio e rigassificazione offshore sarà in grado di immettere gas in altri gasdotti che saranno realizzati in quell’area, tra cui il Trans Adriatic Pipeline (Tap). Parte del Corridoio Meridionale del Gas, questo metanodotto è stato progettato per trasportare in Europa il gas naturale del giacimento di Shah Deniz II in Azerbaijan. Il Tap, infatti, dalla frontiera greco-turca attraversa il nord della Grecia, l’Albania e il Mare Adriatico prima di approdare nel sud Italia, in Puglia, dove si connette alla rete di distribuzione italiana del gas.
Il progetto del gas di Alexandroupolis è posseduto al 40% da Copelouzos, mentre Depa, Gaslog e Bulgartransgaz ne hanno il 20% ciascuno.
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