Processo Norman Atlantic: Visemar e Cantiere Navale Visentini escluse dalle parti civili
Il Tribunale di Bari ha escluso come parti civili dal processo sul naufragio della Norman Atlantic il Ministero dell’Infrastrutture e Trasporti, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale e due associazioni, Gepa (Guardie ecozoofile di protezione ambientale) e Cosmar (Comitato per la salvaguardia delle dignità dei marittimi). I giudici hanno anche escluso le società […]
Il Tribunale di Bari ha escluso come parti civili dal processo sul naufragio della Norman Atlantic il Ministero dell’Infrastrutture e Trasporti, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale e due associazioni, Gepa (Guardie ecozoofile di protezione ambientale) e Cosmar (Comitato per la salvaguardia delle dignità dei marittimi). I giudici hanno anche escluso le società Visemar di Navigazione, Visemar Trasporti, Cantiere Navali Visentini. Sono stati invece ammessi i ministeri dell’Ambiente, della Difesa e degli Interni, le associazioni Codacons, Confconsumatori e Anmil e tutti i circa 70 familiari di vittime e superstiti.
La decisione è stata presa al termine dell’ultima udienza del processo sull’incidente marittimo che nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014, dopo un rogo scoppiato a bordo al largo delle coste albanesi, causò la morte di 31 persone, con 64 passeggeri feriti. Nel processo sono imputate le due società Visemar e Anek Lines, rispettivamente proprietaria e noleggiatrice della nave, e 32 persone: l’alrmatore Carlo Visentini, i due legali rappresentanti della greca Anek Lines, il comandante Argilio Giacomazzi e 26 membri dell’equipaggio.
Agli imputati i pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano contestano, a vario titolo, i reati di cooperazione colposa in naufragio, omicidio colposo e lesioni colpose plurime oltre a numerose violazioni sulla sicurezza e al codice della navigazione. Nella prossima udienza, il 9 dicembre, saranno discusse le eccezioni preliminari già anticipate dai difensori degli imputati, sulla competenza territoriale, sulla giurisdizione e sulla inutilizzabilità dell’incidente probatorio.
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