Migliora l’outlook di Moody’s sullo shipping
Passa da ‘negativo’ – giudizio che era stato assegnato a marzo, nel pieno dell’emergenza sanitaria – a ‘stabile’ l’outlook di Moody’s sul settore dello shipping. L’agenzia di rating ha detto infatti di aspettarsi una crescita media degli Ebitda delle compagnie monitorate nell’ordine del 3-5% nel 2021, tendenza guidata dal miglioramento del segmento dry bulk e […]
Passa da ‘negativo’ – giudizio che era stato assegnato a marzo, nel pieno dell’emergenza sanitaria – a ‘stabile’ l’outlook di Moody’s sul settore dello shipping.
L’agenzia di rating ha detto infatti di aspettarsi una crescita media degli Ebitda delle compagnie monitorate nell’ordine del 3-5% nel 2021, tendenza guidata dal miglioramento del segmento dry bulk e dal perdurare dei buoni fondamentali di mercato del trasporto container, nonostante dunque il declino atteso invece per il segmento liquid.
Per tutti e tre i settori di attività, il limitato ingresso in acqua di nuove navi farà da cuscinetto, permettendo cioè di attutire gli effetti avversi della pandemia. Questo varrà, anche per il 2021, soprattutto per le compagnie del trasporto containerizzato, che saranno in grado di gestire meglio l’eccessivo di stiva anche perché strutturate in alleanze, e meno per quelle dei segmenti delle rinfuse secche e liquide.
Riguardo il settore dry, in particolare secondo Moody’s le prospettive sono positive per i prossimi 12-18 mesi per via del recupero dell’economia cinese e quindi della domanda di minerale di ferro. Ipotizzando una ripresa dell’economia globale nel 2021, per l’agenzia di rating ci si potrà attendere una crescita durante l’anno della domanda di trasporto di dry bulk del 3-5% a fronte di un incremento di richieste di fornitura di rinfuse più contenuto (tra lo 0,5% e il 2%, sulla base dello sviluppo delle attività di scrapping).
Passano invece da stabili a negative le prospettive per il trasporto di rinfuse liquide. Come già osservato, gli operatori del segmento hanno avuto un momento molto positivo nella prima metà dell’anno per via del crollo del prezzo del petrolio e dell’elevata domanda per servizi di stoccaggio, in particolare per unità di tipo VLCC. Di conseguenza le rate di nolo hanno raggiunto dei picchi tra marzo e maggio, per poi iniziare a calare. Ad oggi buona parte della flotta rimane impiegata come unità di stoccaggio o è ferma. Anche se la domanda continuerà a riprendersi, gli order book resteranno su livelli gestibili e le rate di nolo potranno migliorare nel quarto trimestre 2020 per ragioni di stagionalità, l’agenzia ritiene però che l’Ebitda delle compagnie attive in questo filone di attività è inevibilmente destinato in media a contrarsi per via dell’irrepetibilità delle circostanze favorevoli del primo trimestre 2021.
Questa dunque la valutazione di Moody’s, che si è comunque detta pronta a riconsiderare il suo outlook, passandolo da stabile a positivo, se contemporaneamente si avesse un calo dell’oversupply di navi e la crescita dell’Ebitda media dovesse essere superiore al 10%. Al contrario, potrebbe portarlo nuovamente a negativo nel caso rilevasse una crescita dell’offerta di capacità superiore per oltre il 2% a quella domanda di trasporto o in alternativa se l’Ebitda delle compagnie monitorate dovesse calare di oltre il 5% nel confronto anno su anno.
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