L’accosto di Grendi a Golfo Aranci autorizzato per 4 anni
Grendi è stato autorizzato dal Comitato di Gestione della AdSP del Mare di Sardegna a svolgere operazioni portuali “in conto proprio ed in conto terzi” a Golfo Aranci per un periodo di 4 anni. Il via libera è arrivato nonostante la contrarietà espressa dal comune sardo all’approdo della linea merci con Marina di Carrara nel […]
Grendi è stato autorizzato dal Comitato di Gestione della AdSP del Mare di Sardegna a svolgere operazioni portuali “in conto proprio ed in conto terzi” a Golfo Aranci per un periodo di 4 anni.
Il via libera è arrivato nonostante la contrarietà espressa dal comune sardo all’approdo della linea merci con Marina di Carrara nel suo porto per via del traffico di mezzi pesanti che si sarebbe andato a creare. L’AdSP ha mostrato di avere tenuto conto del parere nella sua decisione, evidenziando che monitorerà “costantemente” l’iniziativa “nella sua prima fase sperimentale con l’Amministrazione comunale golfoarancina”, ritenendola però allo stesso tempo “un segnale incoraggiante in questo particolare momento di crisi che investe l’economia del Paese”.
La delibera della port authority è arrivata nel corso di una riunione in cui l’ente ha approvato un bilancio previsionale per il 2021 ” difficile e limitante”, sia per via della “forte contrazione delle entrate per tasse portuali” a seguito dell’emergenza covid, sia – rimarca in una nota – per via delle misure di contenimento previste dalla Legge di Bilancio 2020 che ne ha ridotto le spese di funzionamento.
Nel complesso, la previsione della AdSP del Mare di Sardegna per il 2021 sono di poco più di 50 milioni di entrate (10 milioni in meno del previsionale 2020) e circa 110 milioni di uscite (contro i 152 per l’anno in corso).
Nella seduta è stato anche approvato il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020 – 2022, nel quale è previsto per il prossimo anno uno stanziamento di 60 milioni di euro da destinare alla realizzazione di opere di infrastrutturazione portuale e interventi di manutenzione straordinaria su aree e beni demaniali. L’importo si aggiunge agli oltre 33 milioni di euro programmati per il 2020 e i circa 85 per il 2022, per un totale di investimenti di oltre 181 milioni di euro. Gli interventi riguarderanno tra le altre cose il completamento dell’infrastrutturazione del Porto Canale (sia per la cantieristica sia per la creazione del terminal ro-ro), dragaggi, travel lift, manutenzioni nei porti del nord e fase preliminare per il dragaggio nel golfo di Olbia.
“Quello approvato oggi – ha commentato Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – è un bilancio a tinte fosche e, spiace ammettere, innaturalmente compresso da provvedimenti di legge totalmente anacronistici ed ottusi se rapportati ad un momento, quale quello attuale, in cui è necessaria un’iniezione economica e vitale al sistema. Nonostante ciò, con un lavoro certosino della nostra Direzione Amministrazione e Bilancio, siamo riusciti, con quella virtuosità riconosciuta al nostro Ente a livello nazionale, a programmare 60 milioni di investimenti per opere che, nel triennio 2020 – 2022, ci porteranno ad oltre 181 milioni di interventi complessivi”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY