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Lo shipping spezzino esprime la sua preoccupazione per il duello Contship-Msc
Le rivelazioni del commissario straordinario dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, Francesco Di Sarcina, sulle tensioni in atto fra i due azionisti del La Spezia Container Terminal hanno innescato la preoccupata reazione degli operatori locali dello shipping. Le associazioni di categoria degli agenti marittimi, degli spedizionieri e dei doganalisti del porto della Spezia esprimono con una […]
Le rivelazioni del commissario straordinario dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, Francesco Di Sarcina, sulle tensioni in atto fra i due azionisti del La Spezia Container Terminal hanno innescato la preoccupata reazione degli operatori locali dello shipping.
Le associazioni di categoria degli agenti marittimi, degli spedizionieri e dei doganalisti del porto della Spezia esprimono con una nota congiunta sconcerto, incredulità e preoccupazione per quanto apparso sulla stampa del “confronto serrato” sul futuro del terminal Lsct, tra il Gruppo Contship e il Gruppo Msc, entrambe soci del terminal spezzino.
La comunità portuale, unita, ritiene che “discussioni di questo contenuto e di questo tenore non facciano bene all’immagine del porto della Spezia e conseguentemente alla sua capacità economica e alle sue potenzialità di sviluppo”.
Il porto della Spezia, si legge in una nota congiunta delle tre associazioni, “attraverso ingenti investimenti pubblici e privati e con una visione avanzata nei processi sia operativi sia telematici ha assunto in questi anni un ruolo primario nello scenario internazionale. Crediamo convinti che il porto della Spezia non abbia bisogno di rilanci ma piuttosto, come più volte e coralmente espresso e sottolineato, di continuità, nel solco dell’efficienza e della concretezza nei progetti di sviluppo già cantierabili previsti dal Piano regolatore portuale (Prp)” sostengono gli stakeholder.
Secondo agenti, spedizionieri e doganalisti, la città della Spezia e il suo porto commerciale “non possono permettersi, soprattutto in questo particolare momento, di essere danneggiati da questioni che ad oggi non hanno un oggettivo riscontro e risultano anche fuorvianti per importanti player mondiali che scalano o che vorrebbero scalare nel nostro porto”.
“Il porto è la prima risorsa del nostro territorio” sottolineano. “Per questo motivo auspichiamo che tutte le discussioni che hanno per oggetto il porto e la sua economia non si affidino ai gossip basati su sensazioni e non, come logica vuole, sugli atti ufficiali. E per questo stesso motivo invitiamo tutte le forze economiche e sociali a una ferma assunzione di responsabilità per il bene del porto, dell’economia, del lavoro e dell’occupazione della nostra città e concorrano inoltre a valorizzare i molti aspetti positivi che in molti ci invidiano”.