Distribuzione vaccini: Assoporti candida le banchine mentre il ministro Speranza rivela il piano d’azione
“Ci siamo già mobilitati per la gestione della logistica dei vaccini, ma serve coinvolgimento e informazione, e al momento purtroppo non abbiamo avuto interlocuzioni con alcuna delle istituzioni preposte”. Lo hanno dichiarato Assoporti e Assaeroporti, rappresentati rispettivamente da Stefano Corsini e Valentina Lener, nel corso di un’audizione alla IX Commissione Trasporti della Camera, presieduta da […]
“Ci siamo già mobilitati per la gestione della logistica dei vaccini, ma serve coinvolgimento e informazione, e al momento purtroppo non abbiamo avuto interlocuzioni con alcuna delle istituzioni preposte”. Lo hanno dichiarato Assoporti e Assaeroporti, rappresentati rispettivamente da Stefano Corsini e Valentina Lener, nel corso di un’audizione alla IX Commissione Trasporti della Camera, presieduta da Raffaella Paita, che si è svolta ieri.
Il presidente della AdSP del Mar Tirreno Settentrionale in particolare ha ricordato che per la distribuzione dei preparati gli scali italiani potranno offrire il loro contributo sfruttando le sinergie già ampiamente sviluppate con gli interporti e le aree retroportuali. In aggiunta potranno offrire maggiore spazio di stoccaggio in aggiunta a quella offerta dagli aeroporti, soprattutto dove le distanze sono ridotte al minimo.
Relativamente alle questioni doganali, Corsini ha ricordato inoltre che scali come Trieste sono già porto franco in grado di ospitare per alcuni giorni le merci prima di raggiungere i siti di destinazione.
La IX Commissione si riunirà nuovamente domani per ascoltare il commissario straordinario Arcuri. Tutti i componenti si sono riservati di procedere a un eventuale nuovo giro di consultazione dei soggetti interessati, proprio a partire dalle prime informazioni che Arcuri fornirà per illustrare il piano logistico dei vaccini.
Nel frattempo oggi al Senato il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato il Piano Vaccini spiegando che la logistica del prodotto farmaceutico, perlomeno di quello che potrà essere stoccato alla temperatura standard 2-8°, avverrà sulla base di un modello ‘hub&spoke’, con un unico centro di stoccaggio a livello nazionale e una serie di magazzini territoriali secondari. Nel caso di preparati con necessità di conservazione a temperature più rigide (come quello sviluppato da Pfizer), la distribuzione sarà invece a cura della casa farmaceutica che li farà arrivare direttamente presso i 300 punti vaccinali già individuati da Regioni e Province autonome.
La distribuzione – ha aggiunto Speranza – in particolare quella del preparato ‘standard’ sarà effettuata con il diretto coinvolgimento delle Forze Armate, che stanno già pianificando modalità, vettori e logistica. A questo proposito il ministro della Salute ha anche ringraziato il collega Lorenzo Guerini, titolare della Difesa, per la collaborazione.
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