Il porto di Augusta promette un nuovo deposito di Gnl entro 18 mesi
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale che gestisce i porti di Catania e Augusta ha annunciato che, “nell’ottica dello sviluppo di azioni volte alla creazione di misure per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile, nonché nel rispetto delle direttive Europee e internazionali (Imo)”, la port authority “ha indetto un avviso pubblico, […]
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale che gestisce i porti di Catania e Augusta ha annunciato che, “nell’ottica dello sviluppo di azioni volte alla creazione di misure per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile, nonché nel rispetto delle direttive Europee e internazionali (Imo)”, la port authority “ha indetto un avviso pubblico, per l’individuazione della migliore idea progettuale per la costruzione di un deposito costiero onshore o galleggiante di gas naturale liquefatto all’interno del porto di Augusta, porto core della rete Ten-T. A seguito della citata evidenza pubblica è stata acquisita la manifestazione di interesse della Restart Consulting Srl”.
L’area oggetto del progetto proposto è inserita presso il Pontile Consortile dello scalo e contempla diverse modalità di rifornimento di Gnl “per i mezzi di trasporto navali e i mezzi di trasporto terrestri”. L’AdSP aggiunge nella sua nota che “per un porto industriale quale quello di Augusta, offrire stazioni di rifornimento, nell’arco temporale di 18 mesi, costituisce un’occasione imperdibile per lo sviluppo economico diretto ed indiretto della Sicilia Orientale e del Paese”.
Successivamente, il progetto potrà prevedere, nelle aree del retroporto, la realizzazione della catena del freddo da porre a disposizione degli operatori locali e la produzione di energia elettrica, per l’ulteriore elettrificazione delle banchine.
“Saranno investiti circa 50 milioni di euro per la creazione di un deposito costiero di Gnl che, oltre a risolvere molti problemi di natura ambientale, avrà anche una notevole ricaduta occupazionale, dato che offrirà opportunità di lavoro a 50 unità che opereranno direttamente e ad altre 250 che lavoreranno nell’indotto” ha dichiarato Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.
Annunziata ricorda poi che la port authority si è attivata da tempo per entrare a far parte dei Green Ports europei: “Solo per citare un esempio, abbiamo partecipato al Gainn4Core, una costola del progetto Gainn.It che si propone di concepire ed implementare, nel periodo 2017-2030, la rete infrastrutturale italiana per l’impiego di carburanti alternativi per i trasporti terrestri, garantendo la continuità della catena transnazionale di distribuzione dei carburanti alternativi”.
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