Cin vs Tirrenia in amministrazione straordinaria: nominati i componenti del collegio arbitrale
Prende forma il collegio arbitrale che dovrà esprimersi sul quantum dovuto da Compagnia Italiana di navigazione (Gruppo Moby) a Tirrenia in amministrazione straordinaria. In pratica si parla del prezzo per l’acquisto della ex compagnia di navigazione pubblica Tirrenia rilevata dalla famiglia Onorato nel 2012 per 380 milioni di euro di cui solo 200 già pagati. […]
Prende forma il collegio arbitrale che dovrà esprimersi sul quantum dovuto da Compagnia Italiana di navigazione (Gruppo Moby) a Tirrenia in amministrazione straordinaria. In pratica si parla del prezzo per l’acquisto della ex compagnia di navigazione pubblica Tirrenia rilevata dalla famiglia Onorato nel 2012 per 380 milioni di euro di cui solo 200 già pagati.
Lo scrive oggi Il Sole 24 ore spiegando che si tratta di una somma di circa 180 milioni di euro, che tuttavia dovrà essere confermata nel dettaglio dal collegio arbitrale. Per arrivare a una decisione finale sull’accertamento del debito uno dei passaggi-chiave era la nomina di un collegio arbitrale e per questo sono stati nominati il professore Daniele Santosuosso, docente di diritto commerciale alla Sapienza, per conto dei commissari straordinari di Tirrenia, mentre dall’altra parte per conto di Cin è stato nominato Francesco Benatti, già docente di diritto civile alla Statale di Milano. Presidente della Camera arbitrale è invece un giudice di grande esperienza nel campo degli arbitrati, Alexis Mourre, attualmente presidente della Camera Arbitrale internazionale di Parigi.
Dei 180 milioni di euro complessivamente dovuto da Cin, circa 65 milioni corrispondono alla terza tranche di pagamento che scadrà la prossima primavera. La prima e la seconda rata, rispettivamente di 55 e 60 milioni, erano state fissate per l 2016 e per il 2019 ma come detto non sono state pagate dal gruppo della famiglia Onorato.
Il Sole 24 ore sottolinea che l’arbitrato potrebbe durare una decina di mesi e andrà dunque a inserirsi nel piano di ristrutturazione ex articolo 182 bis del codice fallimentare che in queste settimane la compagnia della balena blu sta cercando di finalizzare con i propri creditori (banche e obbligazionisti) con una procedura di concordato preventivo avviata presso il Tribunale di Milano.
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