Continuità marittima: i paletti del sindacato sull’occupazione dei marittimi
Il sindacato dei lavoratori Filt Cgil chiede al Ministero dei trasporti di avviare confronto sul bando per il rinnovo della continuità territoriale marittima sottolineando la priorità di mantenere il servizio attuale e l’occupazione. “Nel rispetto degli impegni assunti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ultimo incontro alla fine dello scorso anno, prima di dare […]
Il sindacato dei lavoratori Filt Cgil chiede al Ministero dei trasporti di avviare confronto sul bando per il rinnovo della continuità territoriale marittima sottolineando la priorità di mantenere il servizio attuale e l’occupazione.
“Nel rispetto degli impegni assunti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ultimo incontro alla fine dello scorso anno, prima di dare avvio all’intera istruttoria, va convocato rapidamente un confronto per trovare una sintesi di interesse generale nell’ambito dei contenuti, delle modalità e delle tempistiche” chiede la Filt Cgil, in merito al percorso di definizione dei criteri del bando di gara per la concessione dei servizi marittimi atti a garantire la continuità territoriale, scaduta nel luglio scorso. Il sindacato sottolinea che questo “rappresenta uno dei tasselli fondamentali degli assetti socio economici del nostro Paese per almeno i prossimi venti anni”.
“Serve definire, attraverso il confronto – spiega la federazione dei trasporti della Cgil – un modello di bando, capace di contemplare costi, qualità e quantità del servizio che va affidato a player con dimostrate e consolidate capacità economico, finanziarie e organizzative. Nell’assegnazione dell’insieme delle tratte deve prevalere l’interesse pubblico che garantisca un servizio in grado di prevedere, sostenere e garantire continuità, regolarità, tariffazione e quantità dell’offerta al fine di alleviare anche gli evidenti disagi economici e sociali derivanti dall’insularità”.
Filt Cgil nella sua nota poi aggiunge: “Il confronto dovrà elaborare con certezza le modalità, gli obblighi da corrispondere e le garanzie che si intendono prevedere a tutela dell’occupazione, attualmente impegnata sugli stessi servizi che andrebbero configurati come indivisibili, anche per favorire la realizzazione di una vera integrazione tra sistema economico territoriale e dei trasporti”.
Questa la conclusione del sindacato: “Per noi è ferma la volontà della salvaguardia dell’insieme dei servizi di trasporto delle persone e delle merci tra il continente e le isole, così come i relativi livelli occupazionali, anche in un eventuale e nuovo quadro normativo della futura convenzione. Una tale operazione non potrà realizzarsi a discapito dei lavoratori marittimi e non dovrà permettere la perdita neanche di un posto di lavoro”.
Sul tema è intervenuta anche la Fit Cisl dicendo: “La questione del bando di gara di concessione della continuità territoriale marittima con la Sardegna sembrerebbe essere alle battute finali: chiediamo ora l’avvio di un confronto per definire le clausole sociali. Dal Ministero dei Trasporti è già pervenuta una disponibilità in tal senso. Il confronto, per quanto ci riguarda, dovrà contemplare con certezza che, indipendentemente da chi si aggiudicherà il servizio, dovranno essere garantiti i livelli occupazionali, l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro oltre che del contratto integrativo aziendale e, conseguentemente, la garanzia del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori. Qualunque sia il quadro normativo della futura convenzione dovrà, imprescindibilmente, contemplare le necessarie tutele per le lavoratrici e i lavoratori marittimi”.
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