Traffici terzo trimestre 2020: primi segnali di ripresa per la portualità veneta
—— COMUNICAZIONE AZIENDALE —— I porti veneti hanno registrato un’ulteriore flessione dei traffici nel terzo trimestre 2020 ma anche i primi segnali di ripresa che fanno ben sperare per la tenuta del sistema portuale. Tra gennaio e settembre 2020 il porto di Venezia ha contenuto la flessione a circa 2 milioni di tonnellate rispetto ai […]
—— COMUNICAZIONE AZIENDALE ——
I porti veneti hanno registrato un’ulteriore flessione dei traffici nel terzo trimestre 2020 ma anche i primi segnali di ripresa che fanno ben sperare per la tenuta del sistema portuale.
Tra gennaio e settembre 2020 il porto di Venezia ha contenuto la flessione a circa 2 milioni di tonnellate rispetto ai primi 9 mesi del 2019 (-11%), il porto di Chioggia ha perso circa 313 mila tonnellate, dato che equivale a un -33%. Per quanto riguarda lo scalo veneziano, una rilevante porzione del traffico perduto è ricollegabile al crollo delle importazioni di carbone (-69,5%). Al netto del carbone, la flessione registrata a Venezia tra gennaio e settembre si attesta su un -7%.
A Porto Marghera le rinfuse liquide segnano un -6,8%, le rinfuse solide, compreso il carbone, si attestano sul -19,9 e il general cargo registra un -9,7%. Tra le voci in positivo, alcuni prodotti alimentari come i mangimi e i semi oleosi che crescono del 3,4%, i prodotti metallurgici che crescono del 6,3% e i prodotti chimici del 3,8%. In calo del 34% il numero delle chiamate, che è stato di 1739 nei primi nove mesi del 2020 rispetto alle 2637 dello stesso periodo del 2019. I contenitori perdono 51 mila TEU (-11,4%). In calo del 78,4% il traffico passeggeri dei traghetti, mentre il traffico crocieristico è rimasto sostanzialmente fermo quest’anno con 5.653 passeggeri rispetto agli 1,316 milioni dell’anno precedente (-99,5%).
Analizzando i dati per trimestre emergono segnali di miglioramento nel periodo tra luglio e settembre rispetto ai primi due trimestri dell’anno, il calo congiunturale è infatti del -8,5% rispetto al -14,3% del periodo aprile-giugno, e questo senza considerare la “zavorra” dei prodotti carboniferi che, inevitabilmente date le scelte energetiche nazionali, sono destinati a divenire residuali nella composizione delle merci scambiate nei nostri porti. Il terzo trimestre, inoltre, presenta dati positivi per il settore Ro-Ro (+24mila tonnellate), si tratta del risultato trimestrale migliore registrato da giugno 2019. Anche il settore energetico, nonostante il calo cronico del carbone, mostra dei miglioramenti: il terzo trimestre risulta il migliore tra quelli del 2020 anche se i valori non sono ancora sui livelli registrati nel terzo trimestre 2019. Lo stesso vale anche per i container, dove si intravede una tendenza al miglioramento nel terzo trimestre 2020 nonostante i valori tuttora inferiori a quelli dell’anno precedente.
L’Autorità di Sistema sta lavorando intensamente per sostenere questi segnali importanti che denotano la resilienza dei nostri scali e lo fa, in primo luogo, ripristinando alla massima velocità l’accessibilità nautica e il pescaggio dei canali navigabili. Tra le varie operazioni avviate, ricordo soprattutto i lavori di escavo del canale Malamocco Marghera, la principale arteria di comunicazione del porto veneziano, che porteranno alla rimozione di circa 650 mila metri cubi di sedimenti, invertendo il naturale processo di interramento che rischiava di minare in modo irreparabile la competitività dello scalo lagunare.
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