Dopo 5 anni assegnato il bacino di carenaggio del porto di Livorno
L’ultima seduta dell’anno del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale ha portato con sé il via libera sulla gestione dei bacini di carenaggio. L’organo di indirizzo dell’ente si è infatti espresso all’unanimità a favore del rilascio della concessione ad Azimut Benetti, che quindi potrà operare per dieci anni su un compendio di oltre […]
L’ultima seduta dell’anno del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale ha portato con sé il via libera sulla gestione dei bacini di carenaggio.
L’organo di indirizzo dell’ente si è infatti espresso all’unanimità a favore del rilascio della concessione ad Azimut Benetti, che quindi potrà operare per dieci anni su un compendio di oltre 92 mila metri quadrati svolgendo attività di costruzione, allestimento e riparazione di navi da diporto nonché riparazione di navi passeggeri o merci.
Si conclude così un lungo e travagliato percorso burocratico che aveva avuto inizio nel 2015 con la pubblicazione della gara, e che si era interrotto poco dopo a causa dell’incidente incorso alla nave Urania, che aveva provocato la morte di una persona e seri danni ad uno dei bacini interessati dalla procedura.
Dalla seduta di oggi è arrivato anche l’ok del comitato all’adozione del Piano Organico Porti, il documento strategico – di validità triennale e aggiornato annualmente – di ricognizione e analisi dei fabbisogni lavorativi in porto. Sulla base delle interviste, è emerso che il solo porto di Livorno al 31 agosto 2020 contava 1.644 addetti totali, di cui 745 impiegati in società terminaliste, 332 in imprese autorizzate allo svolgimento sia delle operazioni che dei servizi portuali, 298 in imprese autorizzate allo svolgimento dei soli servizi portuali, 75 in imprese autorizzate allo svolgimento delle sole operazioni portuali, 68 impiegati presso l’agenzia di lavoro portuale. Del totale, 1.390 risultavano avere mansioni operative (84,5%) e i restanti 254 di tipo amministrativo (15,5%).
L’organico complessivo di Piombino, alla stessa data, risultava essere pari a 279 addetti (di cui 265 con mansioni operative e 14 di tipo amministrativo). Del totale 248 risultavano impiegati in società terminaliste e 28 in imprese autorizzate allo svolgimento sia delle operazioni che dei servizi portuali. Secondo l’AdSP, dal confronto con l’andamento dei traffici risulta un calo del numero di occupati inferiore però alla parallela contrazione dei volumi registrata nei due scali (3,4% contro il calo del 13,45% di tonnellate a Livorno, mentre Piombino un decremento dell’organico del 10,8% si è accompagnato a una contrazione dei traffici del 31,2%).
Il comitato infine si è anche espresso a favore all’adozione delle nuove modalità applicative di addebito del canone giornaliero di utilizzo degli accosti pubblici 15 C e 15D della Calata Lucca del porto di Livorno, rimodulato in funzione dell’effettivo uso delle banchine, e ha dato il suo via libera al rilascio di una concessione a favore di STU Società Porta a Mare Spa per la trasformazione in approdi turistici del Porto Mediceo e della Darsena Nuova.
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