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I numeri dei terminal container italiani: Lsct e Psa Genova Prà ancora leader di redditività
Il La Spezia Container Terminal continua a essere, insieme al Psa Genova Prà, il terminal container più efficiente e redditizio d’Italia. Lo ‘certifica’ l’analisi sui bilanci dei 12 principali terminal operator italiani intitolata “I Terminal container in Italia: un’analisi economico-finanziaria” e condotta come ogni anno dal Centro Studi Fedespedi. Seppure questa fotografia del mercato arrivi […]
Il La Spezia Container Terminal continua a essere, insieme al Psa Genova Prà, il terminal container più efficiente e redditizio d’Italia. Lo ‘certifica’ l’analisi sui bilanci dei 12 principali terminal operator italiani intitolata “I Terminal container in Italia: un’analisi economico-finanziaria” e condotta come ogni anno dal Centro Studi Fedespedi.
Seppure questa fotografia del mercato arrivi ormai a fine anno, e soprattutto dopo 11 mesi abbastanza stravolgenti per il comparto a causa del Covd-19, l’analisi descrive ancora una volta in maniera chiara quali terminal in Italia riescano a operare in maniera più efficiente e con quali margini di guadagno generino per le società controllanti.
I 12 terminal presi in esame (Ancona – Adriatic Container Terminal, Cagliari International Container Terminal, La Spezia Container Terminal, Salerno Container Terminal, Genova – Sech e Psa Genova Prà, Gioia Tauro – Medcenter Container Terminal, Livorno – Terminal Darsena Toscana, Napoli – Co.Na.Te.Co, Ravenna – Terminal Container Ravenna, Trieste Marine Terminal e Venezia – Vecon) hanno realizzato nel 2019 un fatturato complessivo di 590,9 milioni di euro, con un valore aggiunto di 316 milioni di euro e un risultato finale di 74 milioni di euro, pari al 12,5% del fatturato. A questo consuntivo mancano i numeri di Mct , di Terminal Container Ravenna e Cagliari International Container Terminal non disponibili al momento dell’indagine. Il rapporto 2019/2018, a numero omogeneo di imprese, evidenzia un aumento dell’1%.
I 12 terminal oggetto di analisi hanno movimentato complessivamente 8,495 milioni di Teu, il 78,8% del totale italiano (10,770 Teu), su una superficie totale di 5,144 milioni di mq e avvalendosi di 94 gru di banchina. Rispetto al 2018 hanno registrato un aumento dell’1,4%. La forte flessione del porto di Cagliari è collegata come noto alla decisione della compagnia tedesca Hapag Lloyd di spostare le operazioni su Livorno e su Tanger Med.
In termini di risultato netto positivo i campioni sono Lsct e Psa Genova Prà con 33 e 25,6 milioni di euro rispettivamente, seguiti da Vecon (6,1 milioni), Trieste Marine Terminal (4,2 milioni) e Terminal Darsena Toscana. La graduatoria rimane la medesima se si prendono in considerazione valore aggiunto, Ebitda ed Ebit.
Passando ai vari indicatori delle performance economico-finanziarie il Ros (return on sales) vede primeggiare Lsct (31,%), Vecon e Psa Genova Prà, al primo posto del Roa (return on asset) c’è invece il Vecon (43,3%), seguito da Adriatic Container Terminal di Ancona e Lsct. Il Roe (return on equity) vede in prima posizione Vecon (61,5%), seguito da Act e Psa Ge Prà, mentre Contaeco spicca per quoziente di indebitamento (passività totali / mezzi propri) a 29,8, mentre in seconda e terza posizione Psa Ge Prà e Sech si attestano a 4,16 e 3,64. Più il rapporto è basso, migliore è il profilo di rischio dell’impresa: i tre valori più bassi sono quelli di Lsct (2,09), vecon (2,1) e Tdt (2,17).
Il Conateco è nuovamente al primo posto anche se si guarda al rapporto di indebitamento bancario (debiti / capitale proprio).
Leggi la ricerca completa intitolata “I Terminal container in Italia: un’analisi economico-finanziaria”