Mattioli (Confitarma): i marittimi siano tra i primi a ricevere il vaccino anti-Covid
Itf e Ics, ovvero la International Transport federation e la International Chamber of Shipping, rappresentanti rispettivamente di marittimi e armatori a livello globale, si sono espresse congiuntamente a favore di una sentenza dell’Ilo (l’Organizzazione internazionale del lavoro) secondo la quale durante la pandemia Covid-19 i governi nazionali hanno violato i diritti dei marittimi e non […]
Itf e Ics, ovvero la International Transport federation e la International Chamber of Shipping, rappresentanti rispettivamente di marittimi e armatori a livello globale, si sono espresse congiuntamente a favore di una sentenza dell’Ilo (l’Organizzazione internazionale del lavoro) secondo la quale durante la pandemia Covid-19 i governi nazionali hanno violato i diritti dei marittimi e non si sono adeguati alle disposizioni della Convenzione sul lavoro marittimo (MCL2016), compreso l’articolo I (2) sul dovere di cooperare, e in generare nel rispetto di diritti come l’accesso all’assistenza sanitaria, il rimpatrio, le ferie annuali e le ferie a terra. Nel testo si afferma anche che gli esecutivi di tutto il mondo devono riconoscere i marittimi come ‘lavoratori essenziali’.
Il pronunciamento dell’agenzia delle Nazioni Unite fa seguito proprio alle osservazioni presentate dalle due organizzazioni, che da tempo si spendono sul tema del cambio degli equipaggi.
Mario Mattioli, presidente di Confitarma, che è tra le associazioni armatoriali aderenti all’Ics, si è detto conscio e grato che sul territorio italiano in questi mesi i Ministeri competenti, con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, “abbiano dimostrato grande attenzione alla problematica dei cambi di equipaggio” riconoscendo che “i diritti dei marittimi sono stati pienamente rispettati”. Anche in Italia, secondo Mattioli, sarebbe tuttavia utile un riconoscimento formale dei marittimi come lavoratori essenziali, con il necessario inserimento fra le categorie di soggetti che devono avere la priorità nell’imminente avvio del programma di vaccinazione anti-Covid. “È un segnale importante da dare non solo a tutta la comunità marittima internazionale ma soprattutto ai marittimi imbarcati sulle nostre navi che da mesi non riescono a tornare dalle proprie famiglie” ha commentato Mattioli.
Tornando al pronunciamento dell’Ilo, il segretario generale dell’Itf Stephen Cotton e il segretario generale dell’Ics Guy Platten hanno dichiarato congiuntamente: “Questa sentenza storica è una chiara rivendicazione di ciò che i sindacati dei marittimi e gli armatori hanno affermato negli ultimi nove mesi”. Nella loro nota, Cotton e Platten ricordano che ad oggi solo 46 paesi hanno riconosciuto i marittimi come ‘lavoratori essenziali’.
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