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Noleggiatori nel mirino dell’Imo per i cambi equipaggio impossibili sulle navi
L’Imo (International Maritime Organization), tramite il suo segretario generale Kitack Lim, ha denunciato i contratti di charter utilizzati nel trasporto marittimo che impongono clausole di “nessun cambio di equipaggio”. Una condizione posta da parte dei noleggiatori che, sottolinea, aggrava l’attuale problema del cambio equipaggi sulle navi ostacolato dalle misure prese dai governi di tutto il […]
L’Imo (International Maritime Organization), tramite il suo segretario generale Kitack Lim, ha denunciato i contratti di charter utilizzati nel trasporto marittimo che impongono clausole di “nessun cambio di equipaggio”. Una condizione posta da parte dei noleggiatori che, sottolinea, aggrava l’attuale problema del cambio equipaggi sulle navi ostacolato dalle misure prese dai governi di tutto il mondo per limitare la diffusione del Covid-19.
Che larga parte delle responsabilità per le difficoltà esistenti negli avvicendamenti a bordo dipenda dai noleggiatori era stato segnalato recentemente anche da Michele Bottiglieri Armatore e da Msc.
L’Imo, ricordando che alcune clausole sono richieste dai noleggiatori e impongono che non possa essere effettuato alcun cambio di equipaggio mentre il carico del noleggiatore è a bordo della nave, impediscono il trasferimento verso porti dove questi avvicendamenti potrebbero aver luogo. Per questa ragione, in una dichiarazione inviata nei giorni scorsi agli Stati membri dell’Imo, ad altre agenzie Onu e ad organizzazioni governative e non governative, Lim ha invitato tutti i noleggiatori ad astenersi dal richiedere l’inclusione di questo genere di clausole nei contratti di noleggio e ha inoltre esortato gli armatori e gli operatori a rifiutarle se richieste.
“Tali clausole aggravano l’affaticamento mentale e fisico tra i marittimi esausti, minano il rispetto delle disposizioni della Convenzione sul lavoro marittimo del 2006 e minacciano ulteriormente la sicurezza della navigazione” ha sottolineato il segretario generale dell’Imo. Lim ha ricordato invece che sono disponibili, e dovrebbero essere utilizzate, clausole contrattuali alternative che consentono di cambiare l’equipaggio durante la pandemia.
Sottolineando che la grave crisi degli avvicendamenti a bordo è giunta ormai al decimo mese, con centinaia di migliaia di marittimi costretti a rimanere a bordo delle navi ben oltre la scadenza dei rispettivi contratti, il segretario generale dell’Imo ha ribadito che “questa situazione continua a rappresentare una crisi umanitaria che minaccia non solo la salute e il benessere dei marittimi, ma anche la sicurezza della navigazione e il flusso ininterrotto della supply chain globale”.
Fra pochi giorni è Natale e questa grave problematica ancora non è stata risolta né a livello nazionale né internazionale.