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Vincenzo Onorato torna a parlare: “La compagnia sta uscendo dalle secche”
Alla vigilia di Natale, a pochi giorni dalla scadenza fissata (dopo la proroga di fine ottobre) per depositare presso il tribunale di Milano il piano concordatario per salvare Moby e Compagnia Italiana di Navigazione, il presidente Vincenzo Onorato è tornato a parlare pubblicamente dopo molti mesi di silenzio. Lo ha fatto dalla propria pagina Facebook […]
Alla vigilia di Natale, a pochi giorni dalla scadenza fissata (dopo la proroga di fine ottobre) per depositare presso il tribunale di Milano il piano concordatario per salvare Moby e Compagnia Italiana di Navigazione, il presidente Vincenzo Onorato è tornato a parlare pubblicamente dopo molti mesi di silenzio. Lo ha fatto dalla propria pagina Facebook rivolgendo un saluto e un messaggio d’auguri a “donne e uomini di Moby, Tirrenia, Toremar e partner del gruppo Onorato”. Un messaggio per “condividere con voi alcune riflessioni e il percorso intrapreso dalla compagnia per affrontare il futuro e le sfide che verranno” scrive.
Il primo riferimento è proprio al piano industriale allegato al piano concordatario per il rilancio del gruppo: “Dopo l’attacco a fini speculativi subito a settembre dello scorso anno – si legge – la principale priorità, mia e della mia famiglia, oltre che di tutto il management, è stata quella di mettere in sicurezza la compagnia e avviare, da una parte un progetto industriale volto alla crescita e alla tutela dei nostri collaboratori sia a terra che in mare, e dall’altra a instaurare un dialogo con tutti gli stakeholders coinvolti al fine di quanto sopra. Dopo un anno di duro lavoro e di sacrifici a cui tutti noi siamo stati chiamati la compagnia è sempre più forte, più sana e in grado di affrontare le sfide future”.
Il Covid ha costretto il gruppo “a un doppio sforzo e sacrificio che ha coinvolto tutti, imponendoci di riscrivere le regole del mercato e rivedere i processi aziendali”. Poi aggiunge: “Se oggi la compagnia stia uscendo dalle ‘secche’, nonostante gli attacchi speculativi e il Covid, è proprio grazie a tutti voi, a un team che è e rimane il migliore”.
Onorato si dice “orgoglioso di aver presentato insieme al management un piano industriale volto da una parte a tutelare gli interessi dei creditori e dei fornitori, categoria quest’ultima che ancora di più si è dimostrata vicina alla compagnia con vere partnership e a cui va un mio particolare ringraziamento, e dall’altra confermi tutti i posti di lavoro e i nuovi investimenti che, nel prossimo triennio, porteranno ad abbattere drasticamente l’età media della flotta e a perseguire il percorso già intrapreso di tutela ambientale e dei nostri mari”.
Orgoglio viene espresso anche per la sottoscrizione di un contratto nazionale che ha portato “a un incremento del 6% dei salari e a un miglioramento del benessere dei nostri collaboratori”.
Tornando al piano industriale appena presentato l’esperto armatore partenopeo si dice “confidente che possa continuare ad accogliere consensi non solo da parte dei creditori più istituzionali ma anche da parte di quelli speculatori che hanno cercato in tutti i modi di metterci in difficoltà. Statene certi che per questo continuerò a battermi con tutto me stesso per voi”.
A proposito del concordato preventivo presso il tribunale di Milano Onorato sostiene che “la ‘prenotativa’ è stato un atto di responsabilità dovuto nei confronti della compagnia e dei suoi collaboratori; purtroppo mi rendo conto, con estremo dispiacere, che la conseguenza del blocco di una parte della tredicesima è stato richiedervi un ulteriore sacrificio del quale sono certo verrà posto velocemente rimedio, e appena usciti dalle ‘secche’, a ristrutturazione avvenuta, sarà il primo pagamento che le compagnie effettueranno”.
Un ringraziamento l’armatore lo rivolge a tutti i clienti, a quelli del mondo merci in particolare. “Proprio nel corso di questo periodo di difficoltà – si legge nella lettera – si sono rafforzate partnership industriali che da una parte ci hanno consentito di trasportare di più rispetto alle previsioni di budget, dall’altra di gettare le basi per i piani futuri”. Un pensiero particolare Onorato lo rivolge anche ai tour operator e alle agenzie di viaggio, un “settore che, durante la pandemia, sono state colpite più di tutti”.
Infine un pensiero l’armatore non poteva che dedicarlo ai marittimi “che hanno affrontato non poche difficoltà e purtroppo anche la paura di un lavoro in cui il contatto con il pubblico mette a rischio la loro stessa salute. La mia personale vicinanza va alle famiglie e a tutti coloro che purtroppo, nonostante le rigorose procedure di prevenzione, hanno contratto il virus”.