Bacino di carenaggio a Gioia Tauro: bandita la gara per individuarlo sul mercato
L’Autorità portuale di Gioia tauro ha reso noto di aver avviato “la gara pubblica per individuare la società che, sul mercato internazionale, dovrà indicare il bacino di carenaggio da acquistare. Si tratta di un passo importante che porterà alla realizzazione di un polo cantieristico, al fine di implementare e diversificare le attività lavorative attualmente presenti […]
L’Autorità portuale di Gioia tauro ha reso noto di aver avviato “la gara pubblica per individuare la società che, sul mercato internazionale, dovrà indicare il bacino di carenaggio da acquistare. Si tratta di un passo importante che porterà alla realizzazione di un polo cantieristico, al fine di implementare e diversificare le attività lavorative attualmente presenti nello scalo calabrese” spiega l’ente in una nota.
L’obiettivo è duplice: “Da una parte, si dovrà trovare l’azienda capace di muoversi sul mercato internazionale per l’acquisto di una tipologia galleggiante di bacino. Nel contempo, la ditta aggiudicataria dovrà redigere un progetto in cui saranno indicate le caratteristiche tecniche e funzionali, di cui dovrà essere dotato il bacino, per rispondere alle peculiari esigenze infrastrutturali del porto calabrese e per essere, appena in funzione, adeguato al relativo mercato da servire” si apprende ancora dalla comunicazione.
Attraverso la realizzazione del bacino di carenaggio il porto di Gioia Tauro mira a diventare “un punto di riferimento, anche, nell’offerta del servizio di manutenzione delle portacontainer medio-grandi all’interno del Mediterraneo”.
Come specificato la tipologia di bacino da ricercare rientra tra quelle galleggianti. “Composte da grandi cassoni, in fase di ricezione della portacontainer sono pieni di acqua, per consentirne l’entrata in bacino. Successivamente, dopo essere stati svuotati, ospiteranno all’interno la nave rimasta a secco e pronta a ricevere la manutenzione” spiega la port authority. “Rispetto ai bacini in muratura, oltre a essere più moderni, presentano il vantaggio di eseguire le lavorazioni direttamente in mare, con risparmi di tempo per la messa in bacino della nave”.
La realizzazione del bacino di carenaggio si inserisce nella complessiva programmazione di rilancio dello scalo portata avanti dall’ente guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli.
Nel 2020 il porto di Gioia Tauro ha abbondantemente superato i 3 milioni di Teu movimentati, pari a crescita di circa il 25% rispetto all’esercizio precedente.