Rimessa in servizio la prima gru di banchina al San Cataldo Container Terminal di Taranto
Presso il San Cataldo Container Terminal del porto di Taranto è rientrata in attività una delle gru di banchina in dotazione e rimaste inattive da quando il precedente concessionario aveva abbandonato lo scalo pugliese. SHIPPING ITALY ha appreso la notizia da un addetto del gruppo turco Yilport che commenta con soddisfazione il fatto che il […]
Presso il San Cataldo Container Terminal del porto di Taranto è rientrata in attività una delle gru di banchina in dotazione e rimaste inattive da quando il precedente concessionario aveva abbandonato lo scalo pugliese.
SHIPPING ITALY ha appreso la notizia da un addetto del gruppo turco Yilport che commenta con soddisfazione il fatto che il 2021 è iniziato con il ritorno all’operatività di una prima gru e che altre macchine di sollevamento saranno rimesse in servizio nei mesi a venire.
Anche la Cgil di Taranto ha accolto con soddisfazione questa notizia dicendo: “Dopo sei anni di fermo e dopo il revamping, la prima gru di banchina è stata rimessa in funzione e ha operato lo scarico dei container dalla prima nave dell’anno. Un segnale bene augurante ad inizio 2021 per le attività di Yilport a Taranto”.
Il gruppo turco circa un anno fa aveva annunciato che il suo San Cataldo Container Terminal aveva scelto di affidare a Konecranes il revamping delle 23 macchine di sollevamento in dotazione al Molo Polisettoriale di Taranto. Più nel dettaglio il contratto prevede il recomissioning di 7 gru di banchina e di 16 Rmg (Rail Mounted Gantry) rimaste come detto inattive dall’addio del Taranto Container Terminal.
A proposito infine del piano industriale di San Cataldo Container Terminal che nei mesi scorsi aveva fatto molto discutere per la decisione del concessionario di rivedere al ribasso i numeri sull’occupazione e sui volumi di merci attese, il commissario straordinario della locale port authority, Sergio Prete, ha detto: “Di comune accordo con i sindacati dei lavoratori abbiamo deciso di mantener il piano industriale allegato alla concessione e attendere di verificare dopo il primo anno d’attività quali effettivamente sono stati gli impatti dell’emergenza Covid-19. Anche in prospettiva futura”. Prete oltre a ciò ha aggiunto: “Le aree erano state consegnate da parte dell’AdSP a febbraio del 2020 e il terminalista ha concretamente iniziato l’attività a luglio. Quindi diciamo che tra la primavera e l’estate saremo in grado di fare un primo bilancio numeri alla mano e confrontarci poi con San Cataldo Container Terminal”.
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