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Cresce la percentuale di container che ‘perdono’ la nave. A Gioia Tauro più del 60%
Nel mese di dicembre appena trascorso più di un container su tre spedito via mare in tutto il mondo ha perso l’imbarco previsto e ha dovuto attendere la nave successiva per essere imbarcato secondo le ultime statistiche appena rese pubbliche dalla società di ricerca Ocean Insights. La sua analisi mensile dei ‘rollover’ di container nei […]
Nel mese di dicembre appena trascorso più di un container su tre spedito via mare in tutto il mondo ha perso l’imbarco previsto e ha dovuto attendere la nave successiva per essere imbarcato secondo le ultime statistiche appena rese pubbliche dalla società di ricerca Ocean Insights.
La sua analisi mensile dei ‘rollover’ di container nei 20 porti più importanti del mondo ha rivelato infatti che la media globale è aumentata al 37% il mese scorso, con alcuni hub che hanno registrato numeri anche significativamente più elevati.
“Dei 20 porti nei quali Ocean Insights ha raccolto i dati, il 75% ha visto un aumento dei container che hanno perso l’imbarco durante il mese di dicembre, rispetto ai 30 giorni precedenti” ha detto il responsabile di Ocean Insights, Josh Brazil. Che poi ha aggiunto: “I principali porti di trasbordo come Port Klang in Malesia e Colombo in Sri Lanka hanno fatto registrare valori anche del 50% o più di imbarchi ‘mancati’, con il più grande hub di trasbordo al mondo a Singapore, e altri primari scali come Shanghai e Busan, che il mese scorso hanno posticipato gli imbarchi di più di un terzo dei container”.
Secondo Brazil il fenomeno appena descritto indica che “la domanda di sedizioni è ancora in aumento, mentre la capacità di stiva supplementare utilizzata per soddisfare le richieste provenienti dai caricatori sembrano avere scarso effetto”.
Il quadro risulta piuttosto eterogeneo nei vari hub di transhipment in giro per il mondo: Gioia Tauro e Cartagena hanno registrato rapporti di ‘rollover’ rispettivamente del 62% e del 56%, mentre Salalah in Oman non è andato oltre il 22%.
Il quadro è simile se lo si analizza dal lato dei vettori marittimi con una media del 35% delle spedizioni rimaste a terra in attesa di successivo imbarco nei porti di trasbordo. Ocean Insights a questo proposito sostiene che la percentuale di rollover è in crescita per quasi tutte le compagnie di navigazione ma i partner della 2M, Maersk e Msc, sono riusciti ad “arginare questo aumento della percentuale mantenendo una percentuale costante fra novembre e dicembre. Hamburg Süd, controllata di Maersk, ha visto questo indicatore diminuire dell’1%. Gli altri vettori hanno subito quasi tutti un peggioramento: Cma Cgm ha visto i rollover passare dal 48% di novembre al 51% di dicembre; One è passato dal 45% di novembre al 50% di dicembre; Hmm dal 23% di novembre al 46% di dicembre.