I soci della Culmv votano sì al nuovo piano di sopravvivenza e rilancio
Via libera al bilancio e soprattutto al piano di riorganizzazione, con voto quasi unanime (3 astenuti su 400). Per la Culmv – Paride Batini del porto di Genova quella di oggi è stata un’assemblea di svolta, oltre che la prima fuori dal quartier generale di San Benigno per rispettare le distanze imposte dal Covid (si […]
Via libera al bilancio e soprattutto al piano di riorganizzazione, con voto quasi unanime (3 astenuti su 400). Per la Culmv – Paride Batini del porto di Genova quella di oggi è stata un’assemblea di svolta, oltre che la prima fuori dal quartier generale di San Benigno per rispettare le distanze imposte dal Covid (si è tenuta ai Magazzini del Cotone). “Uno di quei giorni storici in cui se non prendi la strada giusta vai nel dirupo, ma ad avere preso la strada giusta ti accorgi che è una salita” commenta al termine il console Antonio Benvenuti, guardando alle prossime sfide per la storica compagnia portuale genovese.
In gioco c’era la sopravvivenza della Compagnia Unica: l’approvazione del bilancio e del pesante piano di riorganizzazione, coniugati con gli strumenti finanziari partecipativi firmati dall’Autorità di sistema portuale hanno messo in sicurezza la Culmv assicurandone la continuità per il futuro. “E’ andata bene ma la tensione resta. Inizia un percorso in salita da monitorare bene: la trattativa con i terminalisti sulle tariffe” avverte Benvenuti. “E su questo rivendico un ruolo di regolatore e arbitro dell’Autorità di sistema portuale perché è impensabile che possa esserci un raffronto diretto al volo fra i terminal e noi come se fossimo una cooperativa mordi e fuggi. Come previsto dal regolamento l’Autorità portuale dovrà fare con noi e i terminalisti l’accordo quadro che stabilisce la tariffa di riferimento e poi faremo gli accordi operativi, ma nessun testa a testa, al tavolo deve esserci l’AdSP che ti dice cartellino giallo, ammonizione, espulsione, fallo”.
Oltre al piano che cambia assetti interni e organizzazione del lavoro, tagli dei costi e più efficienza in un momento di calo del lavoro, segnato dall’emergenza Covid, i soci hanno votato una ricapitalizzazione della Compagnia con 250 euro a testa. Soddisfazione è stata espressa anche dal viceconsole Silvano Ciuffardi: “La Compagnia ha capito il momento storico, era importante questa votazione fosse anche collegiale e di larghi numeri e lo è stata – dice -. Poi è vero che c’è un piano di risanamento che i soci vogliono conoscere ed è giusto che si apra un confronto interno per applicarlo”.
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