Sea-Intelligence: dai global carrier capacità di stiva container in aumento nonostante i blank sailing
Secondo la società di ricerca e analisi specializzata Sea-Intelligence non avrebbero fondamento le accuse secondo cui le compagnie di navigazione che trasportano container avrebbero cancellato rotazioni e limitato la capacità di stiva sul mercato al fine di far lievitare di proposito i noli. La società danese, analizzando gli sviluppi dei traffici marittimi containerizzati nel 2020, […]
Secondo la società di ricerca e analisi specializzata Sea-Intelligence non avrebbero fondamento le accuse secondo cui le compagnie di navigazione che trasportano container avrebbero cancellato rotazioni e limitato la capacità di stiva sul mercato al fine di far lievitare di proposito i noli. La società danese, analizzando gli sviluppi dei traffici marittimi containerizzati nel 2020, ha rilevato che il numero di blank sailing messi in atto dalle compagnie marittime è stato particolarmente elevato durante la fase subito successiva allo scoppio della pandemia di Covid-19 e al conseguente impatto in primis sulla produzione cinese nei mesi di febbraio e marzo. Lo stesso è avvenuto fino all’estate e nella seconda metà dell’anno il fenomeno è andato attenuandosi. Ciò però, specificano da Sea-Intelligence, non significa che i vettori marittimi abbiano anche ridotto la capacità offerta rispetto all’anno precedente.
Secondo gli analisti della società danese, infatti, mese dopo mese, a partire dallo scorso luglio, sulle rotte tra Asia e la costa ovest del Nord America si è assistito a un’iniezione di capacità attraverso l’immissione in servizio di navi più grandi, di ulteriori portacontainer o di ulteriori servizi che hanno più che compensato la quantità di capacità di stiva rimossa con i blank sailing. Sea-Intelligence ha precisato che ci sono stati periodi in cui questo incremento di capacità è stato del +30% anno su anno nonostante alcune partenze fossero state cancellate.
L’analisi precisato inoltre che un andamento analogo, con un incremento netto di capacità verificatosi a partire dallo scorso luglio, è stato riscontrato anche per i servizi tra Asia e costa est del Nord America, mentre i servizi tra Asia e Nord Europa hanno registrato una crescita netta di capacità a partire dallo scorso agosto e quelli tra Asia e Mediterraneo solo a partire da ottobre.
Sea-Intelligence conclude quindi sostenendo che, l’assunto secondo cui i carrier marittimi abbiano intenzionalmente ridotto la capacità annullando partenze altro non è che un mito senza alcun fondamento.
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