Civitavecchia capofila di un progetto Ue per sfruttare l’idrogeno in porto
L’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha annunciato che parteciperà al bando Horizon 2020 European Green Deal proponendo un progetto chiamato ZEPHyRO che ha lo scopo di ‘decarbonizzare’ il porto di Civitavecchia realizzando vari impianti per sfruttare energie rinnovabili e idrogeno verde. Molto articolato il piano delle opere, che coinvolgeranno le attività di diversi operatori […]
L’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha annunciato che parteciperà al bando Horizon 2020 European Green Deal proponendo un progetto chiamato ZEPHyRO che ha lo scopo di ‘decarbonizzare’ il porto di Civitavecchia realizzando vari impianti per sfruttare energie rinnovabili e idrogeno verde.
Molto articolato il piano delle opere, che coinvolgeranno le attività di diversi operatori attivi nello scalo. Il progetto prevede infatti la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 15 MWp finanziato da Enel e di un impianto per produrre e stoccare idrogeno, con un idrogenodotto che lo porti all’interno dello scalo per poi smistarlo in parte a una stazione di distribuzione e in parte a un generatore che fornirà elettricità a due navi Grimaldi e a utenze portuali. L’elenco comprende la realizzazione di un punto di ricarica shore connection alimentato a idrogeno verde, per caricare a bordo le batterie della navi Grimaldi impegnate sulla tratta Civitavecchia-Barcellona, la realizzazione di tre ralle per Grimaldi e cinque muletti a idrogeno per Cfft, nonché un’analisi costi benefici e la progettazione esecutiva di soluzioni per trasformare un rimorchiatore Cafimar in da diesel a ibrido (diesel + batterie e/o idrogeno, o solo elettrico (batterie + idrogeno).
Il progetto, in cui l’AdSP agirà come capofila, ha un valore di 25 milioni di euro e coinvolgerà vari partner, tra cui, oltre alle italiane Enel, Snam, Fincantieri, Grimaldi e Atena, i porti fellow di Bilbao, Magdeburgo e Heraclion. L’esito della valutazione è atteso a giugno e in caso di riscontro positivo il via ai lavori, che dureranno cinque anni, avverrà il prossimo novembre.
“L’idrogeno verde rappresenta una delle principali sfide e opportunità da cogliere per proiettare in un futuro ecocompatibile il Porto di Roma e farlo diventare un riferimento di eccellenza per la portualità e la logistica. Mi auguro che il progetto venga valutato positivamente e che la sua realizzazione diventi una best practice internazionale” ha commentato il presidente dell’AdSP Pino Musolino.
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