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La Collettività territoriale rischia di dover pagare a Corsica Ferries un conto da 91 milioni di euro
Si aggrava la posizione della Collettività territoriale della Corsica nella lunga telenovela che la contrapposta a Corsica Ferries in una battaglia legale per le sovvenzioni pubbliche concesse ad altri vettori marittimi sulle rotte fra isola e continente. Fonti di stampa francese riportano infatti la notizia che un incaricato della corte d’appello amministrativa di Marsiglia ha […]
Si aggrava la posizione della Collettività territoriale della Corsica nella lunga telenovela che la contrapposta a Corsica Ferries in una battaglia legale per le sovvenzioni pubbliche concesse ad altri vettori marittimi sulle rotte fra isola e continente. Fonti di stampa francese riportano infatti la notizia che un incaricato della corte d’appello amministrativa di Marsiglia ha rivisto al rialzo l’importo del risarcimento danni dovuto alla compagnia di traghetti per concorrenza irregolare nell’ambito del DSP marittimo (délégation de service public) relativo al periodo 2007-2013. Adesso la compensazione finanziaria prevista potrebbe infatti salire a 91 milioni di euro e non più 84 milioni come originariamente previsto. Questo calcolo (in aumento) stabilito dal tribunale di Marsiglia, che ancora non è una sentenza, confermerebbe la responsabilità della Collettività della Corsica, come già era stato stabilito dal tribunale di Bastia nel 2017. Nel mirino di Corsica Ferries c’è un contributo denominato “servizio aggiuntivo” di 167 milioni di euro versato nelle casse di Sncm, allora compagnia delegata a offrire il servizio pubblico, per compensare i passeggeri aggiuntivi nel periodo estivo.
Secondo Gilles Simeoni, presidente del consiglio esecutivo della Corsica, nulla giustificherebbe una simile decisione da parte della giustizia amministrativa e per questo viene “contestato il principio stesso di un diritto al risarcimento per Corsica Ferries, che va ricordato all’epoca aveva beneficiato di un’assistenza sociale altrettanto suscettibile di critiche quanto l’assistenza aggiuntiva che denuncia oggi in tribunale. Non siamo neppure d’accordo con le conclusioni dell’esperto e attendiamo con relativa fiducia la decisione della corte. Qualunque cosa accada, continueremo a lottare legalmente contro queste richieste che troviamo infondate”.
La sentenza è prevista per l’8 febbraio prossimo.