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Per Hapag Lloyd nel 2020 il nolo container medio è salito di appena il 4%
Il vettore marittimo tedesco Hapag Lloyd ha appena pubblicato un’anteprima dei risultati dell’esercizio 2020 dalla quale si evince che i ricavi hanno raggiunto 12,8 miliardi di euro (+3% circa rispetto al 2019), l’Ebitda è stato di 2,7 miliardi di euro così come l’Ebit ammonta a 1,3 miliardi di euro. La ragione alla base di questi […]
Il vettore marittimo tedesco Hapag Lloyd ha appena pubblicato un’anteprima dei risultati dell’esercizio 2020 dalla quale si evince che i ricavi hanno raggiunto 12,8 miliardi di euro (+3% circa rispetto al 2019), l’Ebitda è stato di 2,7 miliardi di euro così come l’Ebit ammonta a 1,3 miliardi di euro.
La ragione alla base di questi risultati positivi sono stati noli marittimi migliori dell’esercizio precedente, costi per il bunkeraggio inferiori e un piano di razionalizzazione dei costi da mezzo miliardo di dollari.
La shipping company tedesca precisa inoltre che il volume di container trasportati è stato pari a 11,8 milioni di Teu, un dato leggermente inferiore (-1,6%) rispetto al 2019 (quando erano stati 12 milioni i Teu imbarcati).
Il nolo marittimo medio nel corso del 2020 è stato per Hapag Lloyd pari a 1.15 dollari per Teu, in modesta crescita (+4%) rispetto ai 1.072 dollari del 20219. A questo proposito l’esperto analista Lars Jensen di SeaIntelligence Consulting sottolinea che questo +4% del nolo medio è ben lontano dagli enormi incrementi dei noli visti nei dodici mesi appena trascorsi su alcuni trade (il Ccfi +47% e il Scfi + 130%). Le spiegazioni sono molteplici. In primis, secondo Jensen, questo dimostra come sia “vero che ci sono stati sensibili aumenti dei noli su alcune rotte ma questo non è avvenuto in tutto il mondo”. Oltre a ciò i numeri spiegherebbero che “per Hapag Lloyd una parte preponderante dei container trasportati nel 2020 era riconducibile a contratti di lungo termine siglati con spedizionieri e caricatori prima della salita dei noli”. Dunque ciò dimostrerebbe che, almeno per questo vettore, solo una parte marginale delle merci spedite nella seconda metà dell’anno ha viaggiato a caro prezzo.
Oltre a ciò bisognerebbe anche capire se nel nolo medio riportato dal carrier rientrino o meno tutti i surcharge applicati negli ultimi mesi dalle compagnie di navigazione ai container in partenza sulle sue navi.