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Ultime dal concordato Moby: ai creditori una nuova proposta con la vendita di 8 navi
Moby nei giorni scorsi avrebbe presentato ai creditori una nuova proposta di ristrutturazione del debito, chiaramente migliorativa rispetto a quella dello scorso mese di dicembre, che in sostanza sarebbe un aggiornamento (al rialzo) delle soluzioni recentemente già prospettate e che SHIPPING ITALY aveva rivelato a fine dicembre. Reorg Research ha infatti reso noto che l’ultima […]
Moby nei giorni scorsi avrebbe presentato ai creditori una nuova proposta di ristrutturazione del debito, chiaramente migliorativa rispetto a quella dello scorso mese di dicembre, che in sostanza sarebbe un aggiornamento (al rialzo) delle soluzioni recentemente già prospettate e che SHIPPING ITALY aveva rivelato a fine dicembre.
Reorg Research ha infatti reso noto che l’ultima proposta appena inviata dal gruppo di traghetti ai maggiori creditori (banche esposte per 260 milioni, obbligazionisti per 300 milioni e Tirrenia in amministrazione straordinaria per 180 milioni) prevedrebbe una non meglio precisata iniezione di liquidità da parte del fondo Europa Investimenti e due alternative di rimborso. La prima con un riconoscimento immediato del 30% del credito e la seconda un rimborso in percentuale più limitata ma con la prospettiva di ottenere altri soldi negli anni successivi a seguito della cessione di alcuni asset in flotta.
Più nel dettaglio si parlerebbe di cedere otto navi di Moby e di Tirrenia Cin in un arco temporale di cinque anni e al contempo creare una nuova società che diventerebbe proprietaria di tutta flotta e che successivamente cederebbe in lease back a Moby i traghetti. Europa Investimenti entrerebbe con una quota azionaria in questa nuova società proprietaria delle navi.
Lo schema appena descritto (con la previsione di cedere il naviglio a una società terza che a sua volta restituirebbe in leasing le navi alla balena blu) non sarebbe molto diverso da quello utilizzato in altre ristrutturazioni di shipping company italiane completate negli ultimi anni. In particolare quelle che hanno riguardato la Ignazio Messina & C., Navigazione Montanari, Motia di Navigazione ma anche altre.
Le parti hanno tempo fino a fine marzo, data ultima stabilità dal tribunale di Milano, per trovare un accordo su questo piano di ristrutturazione finanziaria posto alla base del concordato preventivo.