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Snam: “Al porto di Genova non serve un deposito Gnl. Olt Offshore da fine anno attivo per il bunkeraggio navale”
Al porto di Genova un nuovo deposito di Gas naturale liquefatto non serve perché le navi che scalano le banchine liguri (e non solo) potranno agevolmente essere rifornite tramite bettoline dal rigassificatore Olt Offshore Lng Toscana. Lo ha spiegato questa mattina, in occasione di una delle sessioni congressuali del convegno Shipping 4.0, Emanuele Gesù, responsabile […]
Al porto di Genova un nuovo deposito di Gas naturale liquefatto non serve perché le navi che scalano le banchine liguri (e non solo) potranno agevolmente essere rifornite tramite bettoline dal rigassificatore Olt Offshore Lng Toscana.
Lo ha spiegato questa mattina, in occasione di una delle sessioni congressuali del convegno Shipping 4.0, Emanuele Gesù, responsabile dei progetti small scale Lng di Snam. Dopo aver premesso che l’Italia è rimasta indietro rispetto al Nord Europa per la mancanza di sinergie e coordinamento fra domanda o offerta di Gnl, Gesù ha spiegato che Snam sta sviluppando due soluzioni. Una è “la Fsru di Livorno (il rigassificatore offshore, ndr) che da fine anno, dal prossimo mese di ottobre, sarà pronta per il bunkeraggio navale ship to ship“. L’altra soluzione sarà il rigassificatore onshore di Panigaglia “che da fine 2022 – inizio 2023 sarà pronto per il caricamento dei camion i quali potranno dunque garantire il rifornimento anche alle navi dalla banchina (truck to ship)”.
Essendo Snam ormai pronta a mettere a disposizione due soluzioni differenti e alternative per il rifornimento navale (ma non solo) di gas naturale liquefatto, il ragionamento di Gesù è stato: “Il porto di Genova non ha necessità dunque di costruire un deposito da 20.000 metri cubi di capacità che probabilmente troverà delle opposizioni”.
Forse ancora più interessante il passaggio seguente in cui ha precisato che “Snam impiegando navi bettoline, che potrebbe anche gestire direttamente, in un’ora e mezza sarebbe in grado di approvvigionarsi presso il rigassificatore e raggiungere il porto per trasferire il Gnl alla nave”. Dunque da un punto di vista operativo i tempi per attivare la macchina del bunkeraggio navale di Gnl sembra rispettino i requisiti di fattibilità tecnica ed economica e Snam potrebbe pure considerare di gestire direttamente il trasporto navale (via bettolina) del prodotto dai rigassificatori alle navi da rifornire.
Nicola Capuzzo