Da Bruxelles via libera al finanziamento del Marebonus per il 2021
La Commissione Europea ha deciso di non sollevare obiezioni al finanziamento del marebonus per il 2021. Lo stanziamento aggiuntivo al contributo per l’utilizzo delle autostrade del mare era stato disposto dalla Legge di Bilancio 2021, che aveva anche indicato gli importi per i prossimi due anni: 19,5 milioni di euro per il 2022 e 21,5 […]
La Commissione Europea ha deciso di non sollevare obiezioni al finanziamento del marebonus per il 2021.
Lo stanziamento aggiuntivo al contributo per l’utilizzo delle autostrade del mare era stato disposto dalla Legge di Bilancio 2021, che aveva anche indicato gli importi per i prossimi due anni: 19,5 milioni di euro per il 2022 e 21,5 milioni di euro per il 2023.
Il futuro della misura per incentivare lo shift modale dalla strada al mare resta al momento però ancora incerto. Come riportato da SHIPPING ITALY, il neo ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Enrico Giovannini, nelle sue vesti di portavoce di ASviS ovvero l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, pochi giorni prima di assumere l’incarico si era espresso contro i 19 miliardi di euro spesi all’anno dall’Italia “in sussidi dannosi per l’ambiente”.
Nell’ultima catalogazione disponibile dei Sussidi Ambientalmente Dannosi e Sussidi Ambientalmente Favorevoli, pubblicata dal Ministero dell’Ambiente del luglio 2020 e riferita al 2019, l’attribuzione del marebonus a una delle categorie era infatti definita come incerta.
In particolare nel documento si legge che “mentre per la maggior parte delle categorie di navi il confronto con la modalità su strada vede la modalità marittima (in virtù delle sue elevate portate) energeticamente più efficiente e con minori costi esterni ambientali per t/km […] per la categoria dei servizi ro ro permangono aree di incertezza nel confronto ambientale”. Questo innanzitutto per la “variabilità delle situazioni reali “e per la “necessità di effettuare numerose ipotesi di analisi”, così come per il fatto che “le normative ambientali che si sono succedute negli ultimi vent’anni nel settore dell’autotrasporto” hanno consentito “un forte abbattimento delle principali emissioni nocive”, mentre nel trasporto marittimo “il processo di miglioramento ambientale è stato più lento”. Il Ministero rilevava inoltre come “la ricerca comunitaria sui costi esterni dei trasporti” sia stata finora poco sviluppata in ambito marittimo e concludeva pertanto che il sussidio fosse da ritenere “con effetti incerti sotto il profilo ambientale”.
Incerto risulta pertanto anche il destino dell’ulteriore finanziamento da 12 milioni di euro per il marebonus disposto dal Mit a febbraio 2020 e relativo al 2021. In quell’occasione il dicastero, guidato ancora da Paola De Micheli, ne aveva disposto lo stanziamento per il 100% agli autotrasportatori con lo scopo di rimediare al rincaro delle tariffe sulle rotte delle autostrade del mare per effetto di Imo 2020.
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