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Moby al contrattacco degli hedge fund con due esposti in Uk e negli Usa
Si avvicina la scadenza di fine marzo per la presentazione del piano di ristrutturazione finanziaria imposta dal tribunale di Milano e la tensione fra il gruppo Moby e l’ad hoc group di obbligazionisti continua a salire. Dopo la notizia che i rappresentanti dei bond holder (che controllano il 50% dei 300 milioni di titoli obbligazionari) […]
Si avvicina la scadenza di fine marzo per la presentazione del piano di ristrutturazione finanziaria imposta dal tribunale di Milano e la tensione fra il gruppo Moby e l’ad hoc group di obbligazionisti continua a salire.
Dopo la notizia che i rappresentanti dei bond holder (che controllano il 50% dei 300 milioni di titoli obbligazionari) hanno respinto la proposta di piano presentata da Moby, IlSole24Ore di oggi rivela che il gruppo guidato dall’amministratore delegato Achille Onorato è andato al contrattacco presentando due esposti contro questi hedge fund (fondi d’investimento altamente speculativi) sia all’authority di controllo nel Regno Unito che alle autorità finanziarie negli Stati Uniti.
Moby avrebbe presentato nel primo caso un esposto in Inghilterra per sospetto insider trading in quanto, durante il periodo di standstill concesso da banche e obbligazionisti, uno dei fondi (Soundpoint Capital) avrebbe ceduto la propria quota, poi perché gli stessi investitori istituzionali che compongono l’ad hoc group avrebbero accresciuto la quota del debito obbligazionario sotto il loro controllo portandola dal 25 al 50% circa. La compagnia di traghetti si è inoltre rivolta anche alle autorità statunitensi (questi fondi sono in larga parte basati negli Usa) affermando che gli investitori starebbero danneggiando l’azienda.
Rimarrà ora da capire quanto questo scambio di attacchi incrociati rientri nelle rispettive strategie di attacco e difesa durante l’attuale fase di negoziazione del piano ex articolo 182 bis della legge fallimentare, e se queste posizioni opposte possano davvero portare al fallimento del salvataggio della balena blu e di Tirrenia Cin.
A proposito di quest’ultima società fra pochi giorni, precisamente il 28 febbraio, scadrà la proroga dei contributi pubblici concessa dal Ministero dei trasporti per il servizio di continuità territoriale marittima con le isole. Finora nulla è stato ancora comunicato su una definitiva interruzione della convenzione pubblica o di un’ulteriore proroga con Compagnia Italiana di Navigazione.