Porto di Brindisi: approvata la perimetrazione della Zona Franca Doganale Interclusa
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale ha comunicato che il direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, ha approvato la perimetrazione della Zona Franca Doganale Interclusa di Brindisi, situata nella zona industriale retroportuale, in alcune aree di Brindisi Nord retrostanti la banchina di Costa Morena, come candidata dal Comitato di […]
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale ha comunicato che il direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, ha approvato la perimetrazione della Zona Franca Doganale Interclusa di Brindisi, situata nella zona industriale retroportuale, in alcune aree di Brindisi Nord retrostanti la banchina di Costa Morena, come candidata dal Comitato di Indirizzo della Zona Economica Speciale (Zes) adriatica.
“Si conclude così, in tempi rapidissimi, il lavoro sinergico svolto da Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed Enel per l’istituzione, dopo Capobianco, della seconda Zona Franca Doganale a Brindisi, in un’area di circa 200.000 metri quadrati, già infrastrutturata e pronta per ricevere nuovi investimenti produttivi che sostengano i livelli occupazionali dell’indotto, creando ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo” spiega una nota della port authority. “Sono stati individuati ampi spazi strategici non più utili all’attuale configurazione energetica, funzionali alla realizzazione di attività di deposito e logistiche nell’ambito della Zona franca doganale.
“Disporre di una zona franca in area portuale è un’opportunità fondamentale per gli operatori economici” commenta il presidente dell’AdSP pugliese, Ugo Patroni Griffi. “Non solo è possibile differire il momento impositivo doganale, ma anche gestire in sospensione di imposta la filiera logistica. Siamo riusciti a includere nella Zona Franca Doganale aree estese e inutilizzate quali Capobianco e Costa Morena, decuplicando significativamente l’attrattività dello scalo brindisino. Non solo. Sostituendo l’industria con l’industria riusciamo a sostenere fortemente l’occupazione, evitando la perdita di risorse, e a rilanciare l’economia del porto di Brindisi, cogliendo a pieno le opportunità offerte dalla transizione energetica”.
“Le amministrazioni dello Stato devono fare sistema per valorizzare al massimo il sistema portuale nazionale, mettendolo in connessione con la rete di trasporto ferroviario e gli assi logistici intermodali europei e transeuropei” commenta il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna. “Ciò significa anche rendere le nostre infrastrutture attrattive di nuovi investimenti produttivi, selezionati dal mercato anche per la loro sostenibilità energetica e ambientale. Agenzia Dogane e Monopoli accompagna i Comitati di Indirizzo delle Zes e le Autorità di Sistema Portuale in questo processo di miglioramento congiunto, che investe in primo luogo i porti ma che, in realtà, riguarda l’intero sistema logistico e produttivo nazionale”.
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