Venezia avvia lo studio di fattibilità per il nuovo terminal crociere a Marghera
L’Adsp di Venezia ha avviato la progettazione di un nuovo terminal crociere lungo la sponda nord del canale industriale nord di Marghera, che sarà raggiungibile dalla Bocca di Malamocco percorrendo il canale Malamocco-Marghera. Nello specifico l’authority ha pubblicato il bando con cui intende appaltare i “servizi tecnici di ingegneria e architettura” relativi alla “progettazione di […]
L’Adsp di Venezia ha avviato la progettazione di un nuovo terminal crociere lungo la sponda nord del canale industriale nord di Marghera, che sarà raggiungibile dalla Bocca di Malamocco percorrendo il canale Malamocco-Marghera.
Nello specifico l’authority ha pubblicato il bando con cui intende appaltare i “servizi tecnici di ingegneria e architettura” relativi alla “progettazione di fattibilità tecnico economica” della struttura, attività per la quale ha messo a disposizione circa 936 mila euro (il termine per la presentazione delle offerte è il prossimo 31 marzo).
Come ricorda la stessa AdSP, la struttura dovrà fungere da “terminal crociere temporaneo di medio termine”, secondo l’impostazione per il trasferimento delle attività crocieristiche dalla Laguna e dal Venezia Terminal Passeggeri che era stata confermata lo scorso dicembre dall’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.
In particolare lo spostamento a Marghera, viene precisato nel bando, avverrà tramite due fasi: la prima sarà quella dell’approntamento di un ormeggio temporaneo presso la sponda nord del canale industriale nord; la seconda appunto quella della realizzazione di un nuovo terminal. Nel documento si chiarisce anche che questa dovrà avvenire adeguando la banchina esistente per accogliere due navi di lunghezza massima di 340 metri Loa (lunghezza fuori tutti). L’AdSP in uno studio di prefattibilità ha anche stimato preliminarmente in circa 41 milioni i costi per i lavori che saranno oggetto del futuro appalto (il costo complessivo per le opere è invece valutato in circa 62 milioni considerando anche le spese per l’acquisizione degli immobili, dragaggi, allacciamenti e altro).
Mentre inizia a delinearsi, dunque, l’orizzonte di medio termine per l’attività crocieristica a Venezia, secondo quanto riportato da La Nuova Venezia resta invece ancora non ben definitiva la soluzione più immediata, quella cioè che dovrebbe portare già da questa primavera una parte degli approdi delle navi alle banchine di Tiv e Vecon. I due terminal, riferisce la testata, non avrebbero infatti ricevuto comunicazioni né convocazioni dall’authority rispetto all’avvio dei lavori necessari per attrezzare le loro banchine, con il rischio che alla (eventuale) ripresa dell’attività crocieristica le navi continueranno a passare nel bacino di San Marco.
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