Dal ministero chiarimenti sul bando (ancora prorogato) della linea Civitavecchia-Olbia in convezione
Sono stati nuovamente prorogati – questa volta fino al prossimo 31 marzo – i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’esercizio del servizio di continuità marittima della linea Civitavecchia – Olbia con obblighi di servizio pubblico. Lo ha reso noto il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili fornendo anche alcuni chiarimenti […]
Sono stati nuovamente prorogati – questa volta fino al prossimo 31 marzo – i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’esercizio del servizio di continuità marittima della linea Civitavecchia – Olbia con obblighi di servizio pubblico.
Lo ha reso noto il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili fornendo anche alcuni chiarimenti sul servizio in risposta a domande di potenziali interessati, e quindi indirettamente anche ad alcuni degli interrogativi posti da alcuni addetti ai lavori dalle pagine di SHIPPING ITALY.
Innanzitutto il dicastero a specifica domanda ha ribadito che la linea dovrà avere come approdo in Sardegna necessariamente il porto di Olbia, e come questo non sia sostituibile dalla vicina Golfo Aranci.
Il collegamento – ha poi chiarito ancora il dicastero – potrà inoltre essere servito da una corsa di andata in diurna e una di ritorno in notturna, cosa che permetterebbe in particolare nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 31 maggio l’impiego di una sola nave rendendo maggiormente sostenibile il servizio da un punto di vista economico.
Infine, ed è probabilmente il punto più importante, il Ministero ha confermato l’impianto generale della procedura, che è quello di un “approccio orizzontale a tutti gli armatori interessati” in cui l’esecuzione del servizio pubblico di continuità territoriale in inverno (ovvero il periodo tra il 1 ottobre e il 31 maggio) è “condizione essenziale” per poter operare anche in quello estivo (tra il 1 giugno e il 30 settembre), evidenziando però anche che il sistema è concepito per essere un regime “aperto”, in cui “è sempre consentito alle interessate di presentare richiesta di autorizzazione a operare sulla linea, per almeno 24 mesi consecutivi”.
In sostanza, secondo il ragionamento del dicastero, gli armatori attivi nell’ambito della convezione, per riuscire a soddisfare l’elevata domanda estiva, nei mesi più caldi dovrebbero incrementare la flotta attiva sulla rotta impiegando anche più di due navi a testa.
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