Dal porto di Ortona partita una torre di frazionamento diretta in Ohio
È partita nei giorni scorsi dal porto di Ortona una torre di frazionamento destinata alla raffineria Blanchard di Findlay, in Ohio. L’impianto – l’ultimo realizzato dal produttore Walter Tosto ad avere lasciato lo scalo – pesa 290 tonnellate ed è lungo 27 metri, per oltre 9 metri di diametro. Il maxi carico è ora in […]
È partita nei giorni scorsi dal porto di Ortona una torre di frazionamento destinata alla raffineria Blanchard di Findlay, in Ohio. L’impianto – l’ultimo realizzato dal produttore Walter Tosto ad avere lasciato lo scalo – pesa 290 tonnellate ed è lungo 27 metri, per oltre 9 metri di diametro. Il maxi carico è ora in navigazione vero gli Stati Uniti a bordo della Paleisgracht, una delle navi di classe P14 di Spliethoff, shipping company olandese specialista dei trasporti heavy lift.
Recentemente il porto abruzzese era stato protagonista di un’altra spedizione da record . All’inizio di dicembre sono infatti partiti dallo scalo i due reattori per raffinazione più grandi al mondo, anch’essi realizzati da Walter Tosto, salpati a bordo della nave heavy lift Jumbo Kinetic e destinati a un sito di produzione thailandese, nella città di Si Racha.
Prima ancora, ovvero lo scorso ottobre, da Ortona erano partiti due reattori per cracking idrogenante, pure realizzati da Walter Tosto. Dopo un viaggio durato più di 4 mesi a bordo di una nave che ha attraversato nell’ordine il Mediterraneo, l’Oceano Atlantico e il fiume Mississippi, i due impianti (del peso di 1.700 tonnellate, per 36 metri di lunghezza e 5 di diametro) pochi giorni fa sono stati installati nel sito a cui erano destinati, la raffineria Wood River di Roxana, nell’Illinois.
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