Armistizio fra Moby e gli obbligazionisti: le parti tornano a trattare sulla ristrutturazione
La compagnia di traghetti Moby ha annunciato di aver sospeso le azioni legali avviate presso la Sec americane e presso la Financial conduct authority britannica contro alcuni fondi d’investimento detentori di bond (Sound Point Capital Management, Aptior Capital, BlueBay Asset Management e Cheyne Capital Management) poiché sono riprese negoziazioni costruttive fra le parti. In una nota […]
La compagnia di traghetti Moby ha annunciato di aver sospeso le azioni legali avviate presso la Sec americane e presso la Financial conduct authority britannica contro alcuni fondi d’investimento detentori di bond (Sound Point Capital Management, Aptior Capital, BlueBay Asset Management e Cheyne Capital Management) poiché sono riprese negoziazioni costruttive fra le parti.
In una nota la ‘balena blu’ ha fatto sapere di aver “volontariamente interrotto l’azione intrapresa contro un gruppo di investitori europei e americani perché la denuncia ha agevolato la ripresa di una discussione proficua fra Moby e i suoi creditori (inclusi i fondi obbligazionisti) al fine di raggiungere un accordo di lungo termine sulla ristrutturazione finanziari di Moby”.
Oltre all’azione avviata presso le authority di vigilanza finanziaria in Usa e in Uk, il gruppo controllato e guidato dalla famiglia Onorato nei giorni scorsi pare abbia depositato anche un esposto alla procura di Milano nei confronti del finanziere Antonello Di Meo con l’accusa di insider trading.
A questo punto banche, obbligazionisti e Tirrenia in amministrazione straordinaria hanno meno di tre settimane di tempo per trovare una quadra sulla proposta di piano di ristrutturazione del debito da porre alla base del concordato preventivo sul quale dovrà esprimersi il Tribunale di Milano.
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