Marebonus e Ferrobonus: la lista dei vettori e le aziende più premiate del 2020
Oltre la metà dei contributi stanziati per il marebonus relativamente al 2020 andranno, prevedibilmente, a Grimaldi. Lo svela un documento del Mit (ora Mims) che elenca i vari beneficiari dei 30 milioni di euro che erano stati indicati dal Dl 34/2020 (il cosiddetto ‘decreto rilancio’) come importo delle risorse disposte per lo scorso anno e […]
Oltre la metà dei contributi stanziati per il marebonus relativamente al 2020 andranno, prevedibilmente, a Grimaldi. Lo svela un documento del Mit (ora Mims) che elenca i vari beneficiari dei 30 milioni di euro che erano stati indicati dal Dl 34/2020 (il cosiddetto ‘decreto rilancio’) come importo delle risorse disposte per lo scorso anno e destinate a questa misura.
Nel dettaglio il gruppo partenopeo con le sue Autostrade del Mare si è aggiudicato 17,126 milioni di euro ed è seguito – a molta distanza – da Gnv, che otterrà 5,384 milioni. Al terzo posto per importo Cin Tirrenia, con 4,728 milioni. Segue Anek-Superfast, joint venture tra le due compagnie elleniche che offre congiuntamente servizi tra i porti adriatici e la Grecia, e per ultima Cartour, compagnia del gruppo Caronte & Tourist che opera sulla linea Messina – Salerno, con circa 893mila euro.
Decisamente più ampia la platea dei beneficiari delle risorse 2020 della misura ‘consorella’ del Ferrobonus, che per il 2020 ne conta infatti 91. Complessivamente i contributi erogati saranno di circa 32,6 milioni, importo cui si arriva sommando i 20 milioni pure disposti dal Decreto Rilancio a quanto già era stato indicato dalla Legge di Bilancio 2019, che disponeva per questa misura 14 milioni per il 2020 (per un totale di 34 milioni per l’anno, che quindi non risultano interamente assegnati) e altri 25 milioni per il 2021.
Come noto, l’incentivo si rivolge a utenti dei servizi di trasporto ferroviario intermodale e operatori del trasporto combinato che commissionano alle imprese ferroviarie treni completi (gli Mto sono poi tenuti a ribaltare una quota dell’incentivo ricevuto agli utenti del servizio), e quindi l’elenco comprende soggetti di entrambe le categorie.
Tra i maggiori beneficiari si ritrovano Gts (2,512 milioni), Hupac (2,499 milioni) e Mercitalia Intermodal (2,346 milioni), anche se l’importo più elevato (2,621 milioni) viene assegnato a una collaborazione tra la stessa controllata di Fsi e Kombiverkehr. Un’analoga attività congiunta tra Mercitalia e Hupac ottiene 1,198 milioni, mentre una in cui la stessa Mercitalia è associata a Novatrans si vede assegnati 240mila euro.
Superano il milione di euro, per entità del contributo, anche Logtainer (1,369 milioni), Hannibal (1,182 milioni), Transwaggon (1,083), Isc Intermodal (1,736), Lotras (1,025), Db Cargo (1,385). Da notare anche Rail Cargo, che riceverà un incentivo sia tramite Rail Cargo Operator (815mila) sia con Rail Cargo Logistics (964mila).
Cifre consistenti sono anche quelle ottenute da Cfi (865mila euro), Spinelli (534mila euro), Grimaldi Euromed (253mila), Astl (686mila), Lugo Terminal (351mila), Metrocargo (238mila), Ignazio Messina (237mila euro), Logistica Uno (318mila), Lineas (396mila), Ars Altmann (409mila) e Medlog (343mila).
Tra i caricatori a spiccare per entità del contributo è Fca (1,090 milioni), mentre il gruppo Cnh ottiene 198mila euro. Numerose le imprese presenti nell’elenco, anche se per importi più contenuti: nella lista si spazia da Dalmine Spa – Tenaris, con 21mila euro, a Roga Legno (4.672 euro), da Cereal Docks (circa 11mila euro di contributo complessivo, includendo sia la Spa omonima sia la International Spa) fino a Mapei (circa 4.800 euro).
F.M.
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