La nave Davide B di De Poli Tankers attaccata dai pirati: sequestrato parte dell’equipaggio
La nave chimichiera Davide B battente bandiera maltese e della flotta De Poli Tankers (società olandese guidata dall’italiana Chiara De Poli) è stata vittima di un attacco di pirati nel Golfo di Guinea con conseguente sequestro di larga parte dell’equipaggio. Secondo quanto comunicato a SHIPPING ITALY dalla società Praesidium International, azienda italiana specializzata nel servizio […]
La nave chimichiera Davide B battente bandiera maltese e della flotta De Poli Tankers (società olandese guidata dall’italiana Chiara De Poli) è stata vittima di un attacco di pirati nel Golfo di Guinea con conseguente sequestro di larga parte dell’equipaggio.
Secondo quanto comunicato a SHIPPING ITALY dalla società Praesidium International, azienda italiana specializzata nel servizio di monitoraggio, assistenza e fornitura di guardie armate per la sicurezza delle navi, la Davide B (l’unità più moderna della flotta) si trovava in navigazione a circa 10 nodi di velocità verso Delta State proveniente da Riga (Lettonia) quando il suo sistema Ais ha smesso di trasmettere nel pomeriggio di ieri mentre si trovava a 220 miglia nautiche a sud di Lagos (Nigeria).
La nave, una small chemical tanker da 22.700 metri cubi di portata costruita nel 2016 in Cina, è stata abbordata da 9 uomini e questo risulterebbe confrmato dal fatto che l’ultima velocità rilevata dello scafo era di 2,9 nodi. L’equipaggio complessivo della nave era di 21 marittimi ucraini, rumeni e filippini e al momento non è stata rivelata la nazionalità dei 15 sequestrati. La nave è stata successivamente assistita da un mezzo navale militare nigeriano che ha potuto constatare il buono stato di salute e di sicurezza dei restanti 6 componenti dell’equipaggio a bordo.
Praesidium International sottolinea come l’area in cui si è verificato l’incidente ha visto un aumento del numero di attacchi di pirateria tra la fine del quarto trimestre del 2020
e il primo trimestre del 2021. I pirati stanno concentrando le loro azioni in un tratto di mare dove avviene l’imbarco o lo sbarco a bordo delle guardie armate che le società armatoriali scelgono di ingaggiare propri per difendere le navi.
Gli ultimi eventi sembrano confermare che questi ‘pirati’ dispongono di organizzazione e attrezzature molto articolate perché riescono a conoscere con precisione le rotte delle navi, l’ingresso in azione delle guardie armate e altri dettagli che gli consentono di sferrare gli attacchi a unità mercantili indifese al posto giusto e nel momento giusto.
La minaccia degli pirateria dovrebbe rimanere alta secondo Praesidium International nel Golfo di Guinea almeno fino alla fine del primo trimestre del 2021.
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