Una cessione e un noleggio in vista per la flotta di Rimorchiatori Riuniti
Il gruppo genovese Rimorchiatori Riuniti in questi giorni si sta dimostrando particolarmente attivo sul mercato come rivelano un paio di richieste di dismissione bandiera pubblicate dalla Capitaneria di porto di Genova. La prima riguarda la RR Australia, una bulk carrier Kamsarmax del 2011 per la quale, secondo quanto confermato a SHIPPING ITALY dall’amministratore delegato Gregorio […]
Il gruppo genovese Rimorchiatori Riuniti in questi giorni si sta dimostrando particolarmente attivo sul mercato come rivelano un paio di richieste di dismissione bandiera pubblicate dalla Capitaneria di porto di Genova.
La prima riguarda la RR Australia, una bulk carrier Kamsarmax del 2011 per la quale, secondo quanto confermato a SHIPPING ITALY dall’amministratore delegato Gregorio Gavarone, sono in corso negoziazioni per la vendita a un prezzo superiore ai 16 milioni di dollari. Per questa nave il gruppo ha richiesto la cancellazione dal Registro Internazionale tenuto dalla Capitaneria per successiva “iscrizione in un Registro di Paese non comunitario (Panama o Liberia)”. Potrebbe dunque essere un ulteriore segnale che la nave in questione si accinge a lasciato il gruppo Rimorchiatori Riuniti.
La RR Australia è una delle navi che ad oggi compongono la flotta di Crystal Maritime, società armatoriale interamente detenuta dal gruppo controllato dalle famiglie Delle Piane e Gavarone, di cui fanno parte anche le navi Hampton Bridge, Hampton Bay e a cui a breve si aggiungerà anche la Hampton Sky. La ex Bergen Trader è una nave costruita nel cantiere sudcoreano di Sungdong nel 2011, lunga 229 metri, da 81.600 tonnellate di portata lorda, entrata a fare parte della flotta Rimorchiatori Riuniti a metà del 2015 al prezzo di 19,2 milioni di dollari.
Sarà invece una fuoriuscita temporanea quella della AH Liguria, rimorchiatore d’altura in forza alla controllata Finarge, per la quale la società ha presentato una richiesta di “sospensione temporanea dell’abilitazione alla navigazione e all’uso della bandiera italiana con procedura d’urgenza”, per poter procedere a una locazione a scafo nudo a una “società non comunitaria” che potrà così iscriverla “nel Registro Especial Brasilero (Brasile)”. Possibile (probabile) per l’anchor handling supply vessel un impiego al servizio di Petrobras, alla quale era già stato noleggiato per quattro anni nel periodo tra 2014 e 2018, ma la trattativa anche in questa caso risulta non ancora chiusa.
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