Le istanze della logistica italiana portate da Confetra alla viceministra Bellanova
Oggi, 16 marzo, si è tenuto un incontro tra il presidente di Confetra, Guido Nicolini, la vicepresidente vicaria Silvia Moretto e la viceministra dei trasporti Teresa Bellanova. Attraverso una nota il presidente della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica ha detto: “Ci sono tante questioni contingenti: dalle restrizioni al Brennero al ricorso a […]
Oggi, 16 marzo, si è tenuto un incontro tra il presidente di Confetra, Guido Nicolini, la vicepresidente vicaria Silvia Moretto e la viceministra dei trasporti Teresa Bellanova.
Attraverso una nota il presidente della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica ha detto: “Ci sono tante questioni contingenti: dalle restrizioni al Brennero al ricorso a Bruxelles a difesa dell’impianto pubblico delle AdSP. Ci sono altrettante questioni operative, solo apparentemente minori: penso, ad esempio, alla minaccia che grava sul ciclo operativo delle verifiche sulla merce se si consolidasse una interpretazione estensiva della normativa sui controlli radiometrici. Ci sono, inoltre, tanti temi di regolazione stratificata e contraddittoria – tra Art, AgCom, Anac, Ansfisa, Antitrust, Codice Appalti, Codice Doganale – che nelle nostre imprese fanno lavorare più avvocati e consulenti che trasportatori e spedizionieri”. Ma molti di questi temi “necessitano di un presidio istituzionale e amministrativo stringente. Di qui il nostro appello affinché, quanto prima e anche attraverso l’assegnazione delle deleghe a viceministri e sottosegretari, il nuovo Mims sia reso operativo a pieno regime”.
Confetra dice di aver appreso dalla stampa del cambio di denominazione, e prima ancora di assetto, con la costituzione di un terzo Dipartimento. “Che immagino andrà riempito di contenuti, di personale e di funzioni. Il nostro appello è: mettete subito la ‘macchina’ in condizione di correre” ha proseguito Nicolini.
Secondo il quale “c’è poi un tema più generale, di approccio e di cornice: il Governo deve
acquisire il ruolo strategico della logistica, sistema circolatorio dell’economia reale,
pilastro dell’import / export nazionale nel mondo. Lo deve al Paese, prima ancora che al
settore. Tra Via della Seta, guerra dei dazi, Brexit, rotta artica, 5G e autostrade digitali,
blockchain e smart data, oggi i temi delle infrastrutture materiali e immateriali, dei flussi
dati e merci, delle barriere al commercio internazionale, della digital trasformation e della
transizione green, sono divenuti i dossier più rilevanti nella politica economica degli Stati e
nelle relazioni tra Stati. Geopolitica, geoeconomia e logistica stanno determinando i nuovi equilibri globali perché il fattore ‘tempo di trasferimento’ è divenuto ben più importante di altri storici asset competitivi. Se l’Italia vuole giocare questa partita, deve attrezzarsi. Da tutti i punti di vista: dalla rapida realizzazione delle infrastrutture utili, al sostegno alla crescita delle imprese del Settore, passando per una robusta semplificazione del quadro normativo e regolatorio. Solo se saremo protagonisti di tali dinamiche, potremo ambire anche a modificarne gli aspetti meno sostenibili e giusti dal punto di vista sia ambientale che socioeconomico. Altrimenti saremo marginali nel mondo e, ben che vada, domiciliatari di iniziative altrui”.
La numero due di Confetra e leader degli spedizionieri italiani, Silvia Moretto, ha aggiunto: “Confidiamo che con il nuovo Ministero – e con il coordinamento dei Ministeri della Mobilità Sostenibile, dello Sviluppo, della Transizione Ecologica e dell’Innovazione – si possa finalmente affrontare il tema della funzione logistica del Paese con una visione unitaria, strutturata, trasversale”.
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