Due passi avanti a Gioia Tauro per il nuovo bacino di carenaggio
L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha annunciato di avere sottoscritto con Fincosit – tra le maggiori imprese in Italia nel campo dell’ingegneria civile in ambito marittimo – il contratto per la realizzazione della banchina di ponente, necessaria per la creazione dell’accosto del futuro bacino di carenaggio. Il progetto, del valore di circa 12,6 milioni di […]
L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha annunciato di avere sottoscritto con Fincosit – tra le maggiori imprese in Italia nel campo dell’ingegneria civile in ambito marittimo – il contratto per la realizzazione della banchina di ponente, necessaria per la creazione dell’accosto del futuro bacino di carenaggio. Il progetto, del valore di circa 12,6 milioni di euro, sarà completato nel giro di un anno e porterà alla creazione di una porzione di banchina lunga 400 metri in corrispondenza di fondali profondi 17 metri.
Al contempo la port authority ha svelato di avere individuato, tramite la relativa gara pubblica, nello Studio Prosperi di Taranto il soggetto che dovrà indicare le caratteristiche tecniche- funzionali di cui dovrà essere dotato il bacino di carenaggio da acquistare. Secondo quel che aveva precisato l’ente nella procedura, la società dovrà “muoversi sul mercato internazionale per l’acquisto di una tipologia galleggiante di bacino” così come “redigere un progetto in cui saranno indicate le caratteristiche tecniche e funzionali” di cui dovrà essere dotata la stessa struttura per rispondere “alle peculiari esigenze infrastrutturali del porto calabrese e per essere, appena in funzione, adeguato al relativo mercato da servire”.
La realizzazione del bacino di carenaggio – ricorda l’ente in una nota – si inserisce nella complessiva programmazione di rilancio dello scalo, che in futuro permetterà anche di “procedere a nuove assunzioni di personale da impegnare in questo specifico servizio”.
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