F.lli Cosulich prende il largo nella provveditoria navale con Morgan4Ship
Il momento storico non è dei più favorevoli, ma forte del sostegno (e anche delle opportunità di business) offerto dall’appartenere a gruppo da oltre 1 miliardo di fatturato annuo e circa 90 controllate, Morgan 4 Ship è oggi una realtà strutturata del mondo delle forniture navali e non solo. Nata ufficialmente nel 2018 dalla fusione […]
Il momento storico non è dei più favorevoli, ma forte del sostegno (e anche delle opportunità di business) offerto dall’appartenere a gruppo da oltre 1 miliardo di fatturato annuo e circa 90 controllate, Morgan 4 Ship è oggi una realtà strutturata del mondo delle forniture navali e non solo.
Nata ufficialmente nel 2018 dalla fusione di due realtà che offrivano servizi di ambito affine (Morgan e 4 Ship), la società è da poco più di un anno interamente parte di Fratelli Cosulich, gruppo attivo a livello globale nel settore marittimo e della logistica, e che in particolare dal 1946 è presente nel catering navale. Competenza a cui oggi però può affiancare anche quella nelle forniture navali non food nonché l’offerta di servizi logistici più ampi.
Pezzo forte di questa realtà – spiega a SHIPPING ITALY Renato Galli, amministratore delegato di Morgan 4 Ship e responsabile della divisione Catering dell’intero gruppo – è infatti un magazzino di proprietà esteso su 5.600 metri quadrati situato a Navacchio, nel comune di Cascina, ufficialmente provincia di Pisa ma a pochi km dal porto di Livorno, che per l’ambito delle forniture navali idealmente si pone al servizio degli scali del nord e centro Italia.
L’edificio è stato rilevato nel 2018 da una terza parte grazie a un investimento di 2,3 milioni di euro, in linea – spiega Matteo Avenoso, coordinatore della divisione Marketing – con le indicazioni del presidente e Ad del gruppo Augusto Cosulich, che per il suo sviluppo nel prossimo futuro ha tracciato la rotta sulla base di due principi: “Approccio asset-based e acquisizioni”.
Dopo il passaggio di proprietà, l’edificio, è stato sottoposto a un processo di refurbishment per adeguarlo alle necessità dell’azienda. Grazie a un investimento di circa 500mila euro la struttura è stata pertanto ristrutturata in modo da ridurre gli spazi a temperatura controllata (comunque riattivabili all’occorrenza) sulla base delle necessità di Morgan 4 Ship.
Ad oggi la ripartizione circa 2.800 metri quadrati a temperatura controllata, per una capacità di stoccaggio di 600 pallet a -20°, di 200 pallet a +5° e di altri 1.200 a temperatura ambiente. Il magazzino, che dispone di quattro rampe di carico, è inoltre dotato di certificazione CE IT L8M26 e di un deposito doganale interno.
Tra gli step recenti che ne hanno potenziato e migliorato l’attività, Galli ricorda “l’acquisizione di varie certificazioni e l’implementazione di un sistema It di Business Intelligence che offre ‘visibilità’ puntuale relativamente alle merci in ingresso e uscita anche alla clientela”.
Migliorie introdotte da Morgan 4 Ship a favore della clientela di operatori ‘terzi’ (ovvero esterni all’ambito navale, che si avvalgono dei servizi logistici, dallo stoccaggio merci al confezionamento) così come dello ‘zoccolo duro’ composto da compagnie marittime, in special modo crocieristiche (considerata anche la vicinanza con il porto di Livorno) e di traghetti, ma non solo.
Per fare qualche nome, in ambito navale (food e non) la società ha tra i suoi clienti Star Clippers, Grimaldi, F.lli Neri, Adria Ferries, Gnv, Cotunav, Gaslog, Marnavi, etc. Variegato anche il parterre di società che usufruiscono dei servizi logistici. Tra loro Albatrans, Fruttital, Derna, Iss Palumbo, Busti Formaggi e altri ancora.
Complice anche la pandemia, che ha praticamente azzerato il settore delle crociere (il riflesso sul fatturato aziendale è stato di un calo dai 7 milioni del 2019 ai 2,5 del 2020), i vertici di Morgan 4 Ship in attesa della ripresa del settore puntano ora ad allargare ancora di più le maglie della loro offerta: “Guardiamo al pharma, alla Gdo, all’HoReCa” spiega Galli. “La struttura, gli impianti, i processi sono certificati EN ISO 9001- 45001-14001-22000, per prodotti alimentari e non alimentari, per la logistica di magazzino e le forniture navali, inclusi i prodotti farmaceutici”.
Pandemia a parte, per il resto lo sviluppo dell’attività sarà guidato nel prossimo futuro dalla ricerca di collaborazioni con ‘colleghi’ presenti in altre aree della Penisola (una è in corso di definizione a Bari) con cui unire le forze. “Tornando alla filosofia dell”asset-based e acquisizioni’, possiamo dire che sul primo fronte per il momento grazie all’hub di Cascina siamo a posto, non abbiamo altre necessità. Relativamente a possibili take over, vedremo se si presenteranno delle buone occasioni, ma non è affatto escluso che non potremo preferire l’avvio di forme di partnership”.
F.M.
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