Agostinelli replica ai rilievi degli operatori crotonesi: “Espressione di interessi privatistici”
Parla di “attacchi mediatici e interpellanze parlamentari” che sono “espressioni di interessi privatistici discosti da quelli della collettività” la nota con cui l’Autorità Portuale di Gioia Tauro ha voluto replicare alla presa di posizione degli Operatori Marittimi e Portuali di Crotone, che si sono schierati contro il rinvio dell’affidamento dell’incarico per la redazione della variante […]
Parla di “attacchi mediatici e interpellanze parlamentari” che sono “espressioni di interessi privatistici discosti da quelli della collettività” la nota con cui l’Autorità Portuale di Gioia Tauro ha voluto replicare alla presa di posizione degli Operatori Marittimi e Portuali di Crotone, che si sono schierati contro il rinvio dell’affidamento dell’incarico per la redazione della variante al Piano Regolatore Portuale PRP.
Il Commissario Straordinario dell’ente Andrea Agostinelli, che in particolare ha descritto i rilievi dell’associazione come un “attacco da parte di una non ben identificata parte di operatori portuali di Crotone, rappresentati dalla Camera di Commercio di Crotone”, nel documento ha fornito la sua rappresentazione della vicenda, evidenziando innanzitutto come l’autorità portuale avesse avviato sin dal 2012 le procedure per la realizzazione del nuovo Prp, “un iter interrotto dalla riforma nazionale della portualità, risalente al 2016, mai concretamente attuata in Calabria nonostante i miei ripetuti solleciti”.
Nella riunione dello scorso 5 marzo, “alla presenza dell’Amministrazione comunale, dell’Autorità marittima e della Camera di Commercio,” l’autorità – ricostruisce ancora – “ha presentato una variante localizzata all’attuale PRP, unica soluzione consentita a legislazione vigente, che tiene conto e valorizza gli obiettivi del Master Plan”. Successivamente, “nel termine di cinquanta giorni dalla riunione dello scorso 5 marzo presenteremo a tutto il cluster portuale ed ai cittadini crotonesi la bozza definitiva di variante localizzata allo strumento urbanistico portuale” ha aggiunto.
Con queste premesse, il numero uno dello scalo spiega di non capire “perché, assurdamente, oggi questa variante divenga oggetto di preconcetta contestazione, nel silenzio assordante di una parte della politica che – se da un lato – ha esercitato importati pressioni per la realizzazione della variante e per la determinazione di assetti gestionali all’interno del porto, a fronte di queste rivendicazioni, resta in parte incomprensibilmente silente ed in parte sottoscrive interpellanze parlamentari critiche verso l’operato dell’Autorità Portuale, ancor più incomprensibili perché provenienti da chi, pur invitato, mai ha partecipato alle riunioni operative”.
Nella nota Agostinelli ha replicato anche alle accuse di immobilismo a carico della port authority, evidenziando come questa “in collaborazione con l’Ente Camerale (che dimostra scarsa memoria in questa ed in altre occasioni) ha cofinanziato la stesura di un Master Plan (il cofinanziamento per la verità è ricordato nella stessa nota degli Operatori Marittimi e portali di Crotone, ndr).
Ultima replica è sui tempi di commissariamento dello scalo. Secondo Agostinelli questi esulano “dalle competenze di chi oggi gestisce l’ente” e quindi ogni considerazione al riguardo è “demagogica e strumentale”.
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