Suez Canal Authority investe in sicurezza: nuovi rimorchiatori, maxi-draga e forse un altro raddoppio
L’incaglio della maxi-nave portacontainer Ever Given che per una settimana ha interrotto la navigazione lungo il canale di Suez ha aperto gli occhi su alcune carenze a cui l’autorità che gestisce la via d’acqua che collega Mediterraneo e Mar Rosso intende subito porre rimedio. Per evitare in futuro che incidenti simili a quello avvenuto alla […]
L’incaglio della maxi-nave portacontainer Ever Given che per una settimana ha interrotto la navigazione lungo il canale di Suez ha aperto gli occhi su alcune carenze a cui l’autorità che gestisce la via d’acqua che collega Mediterraneo e Mar Rosso intende subito porre rimedio.
Per evitare in futuro che incidenti simili a quello avvenuto alla nave di Evergreen possano ripetersi, il presidente della Suez Canal Authority (Sca), Osama Rabie, ha annunciato che due nuovi rimorchiatori verranno subito acquistati: uno entrerà in servizio lungo il canale già nei prossimi giorni e un altro ad agosto. Oltre a ciò l’authority investirà in un nuova draga, che sarà la più potente operativa in Medio Oriente, nonché nell’acquisto di ulteriori cinque rimorchiatori con elevata capacità di tiro.
Per disincagliare la Ever Given si era anche pensato di alleggerire lo scafo scaricando una parte dei container a bordo ma questa ipotetica soluzione si è rivelata di difficile realizzazione per la mancanza nelle vicinanze di un pontone o comunque di attrezzature in grado di sbarcare carichi dalle navi ad altezze così elevate. Per questo la Suez Canal Authority pensa a dotarsi anche di questo genere di equipment, così come sono al vaglio nuove misure fra cui l’obbligo dell’uso di rimorchiatori per le grandi navi durante il transito nel canale con condizioni meteomarine avverse o autorizzarne il transito solo nelle ore diurne.
Durante la sua visita sul luogo dell’incidente avvenuta nei giorni scorsi, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha detto: “Dobbiamo mandare un messaggio forte al mondo intero, rassicurando sul fatto che il canale di Suez può accogliere tutti gli scambi mondiali ai ritmi attuali e anche oltre”.
“E’ in discussione anche l’ipotesi di un ulteriore raddoppio del canale nella parte meridionale” ha spiegato al Sisi, precisando però che una decisione verrà presa dopo il parere di diversi esperti tecnici e senza la fretta di agire a seguito di un evento straordinario come è stato l’incaglio della Ever Given.
L’Egitto già nel 2015 aveva completato il raddoppio di una parte della via d’acqua nella parte più settentrionale del canale per una lunghezza di 70 kilometri e a fronte di un investimento pari a 8 miliardi di dollari.
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