Vard ha incassato un ordine per tre nuove navi da impiegare in campi eolici offshore
Vard, primario player attivo nella navalmeccanica per la realizzazione di navi speciali, ha annunciato di aver firmato un contratto per la progettazione e la costruzione di tre Service Operation Vessel (Sov) per la società scozzese North Star Renewables, che ha preferito il progetto della controllata di Fincantieri a quello di altri concorrenti. Le unità, sviluppate da […]
Vard, primario player attivo nella navalmeccanica per la realizzazione di navi speciali, ha annunciato di aver firmato un contratto per la progettazione e la costruzione di tre Service Operation Vessel (Sov) per la società scozzese North Star Renewables, che ha preferito il progetto della controllata di Fincantieri a quello di altri concorrenti.
Le unità, sviluppate da Vard in stretta collaborazione con il cliente, saranno costruite presso il cantiere di Vung Tau in Vietnam e consegnate tutte nel 2023. Serviranno il parco eolico di Dogger Bank, a circa 130 chilometri a largo della costa orientale dell’Inghilterra, nel Mare del Nord, che una volta completato sarà il più esteso al mondo. Su questo sito convergono le attività di alcuni tra i maggiori operatori del settore al mondo, tra cui SSE Renewables, Equinor ed Eni.
La più grande delle navi, basata sul design 4 19 di Vard, è stata progettata specificamente per la manutenzione programmata del parco eolico, con una lunghezza di 85 metri e la capacità di ospitare 78 persone in cabine singole; le altre due saranno basate sul design 4 12, sviluppato per la manutenzione correttiva, con una lunghezza di 78 metri e una capacità di 60 persone. Saranno tutte dotate di una passerella mobile, con elevatore, compensata rispetto al moto ondoso, un sistema per il trasferimento dall’imbarcazione ad altezza regolabile e una gru con compensazione 3D per la movimentazione del carico.
I progetti sono stati sviluppati per un ambiente marino estremo come quello del Mare del Nord, con particolare attenzione alla sicurezza, al comfort a bordo e soprattutto all’impatto ambientale, con una propulsione ibrida diesel-elettrica, comprensiva di un sistema a batterie, che consentirà in futuro di compiere operazioni a emissioni zero.
“Il successo consente a Vard di rafforzare la propria posizione in questo particolare settore del mercato offshore e in quello delle navi speciali ad alta prestazione anche nelle condizioni ambientali più impegnative. Il settore delle energie rinnovabili offshore è in una fase di transizione da industria solo europea a mercato globale” spiega l’azienda in una nota.
Avendo già sviluppato numerosi concept di questo tipo di unità, Vard potrà sfruttare il trend in crescita del comparto, in cui emergono importanti attività che si apprestano a essere avviate sia in Asia che in Nord America, oltre a un livello di investimenti ancora elevato in Europa, come dimostra il risultato raggiunto oggi dalla società norvegese.
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